
pubblicato il 13 Gennaio 2025
alle
12:26
da
Portoferraio
pubblicato il 11 Gennaio 2025
alle
12:10
Il servizio ha la durata di 1 anno ed il compenso è di € 507,30 mensili con un impegno di 25 ore settimanali nell'Associazione.
Per informazioni, altre che alla sedi delle Pubbliche Assistenze, puoi rivolgerti al Coordinamento Elbano, Viale Elba, 19 a Portoferraio.
Paolo Magagnini
Coordinatore ANPAS Elba
Un allegato
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da
Rio
pubblicato il 9 Gennaio 2025
alle
18:16
sono convinto che sarà una battaglia persa se non ci mettiamo in testa di formare adeguatamente i giovani, quìndi riformare la scuola con coraggio e determinazione.
La mia proposta e le motivazioni:
Una scuola per formare menti pensanti e cittadini consapevoli: un nuovo percorso scolastico obbligatorio.
In un mondo sempre più complesso e interconnesso, la formazione scolastica non può limitarsi ad essere un mero strumento di addestramento al lavoro.
La scuola deve invece essere un laboratorio di pensiero, un luogo dove i giovani imparano a ragionare, a studiare con metodo, a comunicare efficacemente e a crescere come cittadini responsabili.
Per realizzare questo obiettivo, è auspicabile una riforma che preveda un percorso scolastico obbligatorio strutturato in 5 anni di scuole elementari, 3 anni di scuole medie, 4 anni di medie superiori ad indirizzo classico, e un biennio finale di specializzazione, tecnica o umanistica, a livello universitario.
Perché la scuola deve formare menti e non solo lavoratori.
La scuola ha un compito primario: formare individui in grado di pensare criticamente e autonomamente. Questa missione è particolarmente cruciale in un'epoca in cui le competenze tecniche diventano rapidamente obsolete e in cui l'adattabilità, la creatività e il pensiero critico rappresentano il vero valore aggiunto. Educare significa fornire ai giovani gli strumenti per comprendere il mondo, valutare le informazioni e prendere decisioni consapevoli. In tal senso, un percorso formativo focalizzato sulla costruzione delle competenze cognitive e comunicative è molto più efficace di un approccio mirato esclusivamente all'inserimento rapido nel mercato del lavoro.
L'attuale impostazione di molte scuole tecniche e professionali, spesso orientata a formare giovani lavoratori già in età adolescenziale, risponde a un modello obsoleto che riduce la persona a un ingranaggio del sistema produttivo. Invece, una preparazione scolastica di ampio respiro permette ai giovani di esplorare diversi ambiti del sapere, maturare consapevolezza di sé e degli altri, e sviluppare quelle competenze trasversali che saranno fondamentali in ogni settore lavorativo e nella vita sociale.
Una proposta strutturata: la riforma del percorso scolastico
Il nuovo modello di scuola obbligatoria si articola in quattro fasi:
1. Scuola elementare (5 anni): L'obiettivo è gettare le basi dell'alfabetizzazione, stimolando la curiosità e l'amore per l'apprendimento. I giovani allievi imparano a leggere, scrivere, contare, e a costruire relazioni sociali positive.
2. Scuola media (3 anni): Questo periodo è dedicato al consolidamento delle competenze di base e all'introduzione di discipline più articolate, come le scienze, la storia e le lingue straniere. Il focus è sull'apprendimento critico e sulla capacità di collegare concetti diversi.
3. Medie superiori ad indirizzo classico (4 anni): Questo segmento fornisce una formazione ampia e approfondita, con un'enfasi su materie come letteratura, filosofia, matematica, scienze e lingue antiche. Questo percorso favorisce lo sviluppo di capacità logiche, argomentative e interpretative, indispensabili per affrontare con successo qualsiasi campo di studio o lavoro futuro.
4. Biennio di specializzazione a livello universitario (2 anni): Dopo i 12 anni di formazione generale, gli studenti scelgono un percorso di specializzazione tecnica o umanistica. Questo biennio, basato su metodi e contenuti accademici, permette agli studenti di approfondire il loro ambito di interesse quando hanno maturato una maggiore consapevolezza delle proprie inclinazioni e abilità.
I vantaggi del biennio finale rispetto agli istituti tecnici tradizionali.
Un percorso scolastico che include un biennio di specializzazione a livello universitario offre molteplici vantaggi rispetto ai tradizionali 5 anni di istituto tecnico.
Innanzitutto, questo modello consente agli studenti di scegliere la specializzazione con maggiore maturità, dopo aver acquisito una solida base culturale e cognitiva.
Inoltre, l’approccio universitario garantisce una formazione più aggiornata e aderente alle esigenze del mercato, senza sacrificare la profondità teorica e metodologica.
Gli studenti che intraprendono un biennio accademico tecnico o umanistico saranno meglio preparati ad affrontare le sfide del lavoro o di ulteriori studi, grazie a una maggiore consapevolezza delle proprie competenze e ambizioni.
Questo modello supera la dicotomia tra scuola e mondo del lavoro, creando un ponte che unisce la formazione culturale e l'applicazione pratica.
Conclusioni
La scuola non è un’azienda e non deve essere trattata come tale.
Il suo scopo non è produrre lavoratori, ma formare cittadini pensanti, creativi e responsabili. Un percorso scolastico obbligatorio che includa 5 anni di elementari, 3 di medie, 4 di superiori classiche e 2 di specializzazione a livello universitario rappresenta un investimento nel futuro della società.
Questo modello valorizza l’educazione come strumento di emancipazione personale e collettiva, capace di rispondere alle sfide del XXI secolo con intelligenza e sensibilità.
Caruggine
pubblicato il 8 Gennaio 2025
alle
14:30
pubblicato il 8 Gennaio 2025
alle
9:04
da
Rio
pubblicato il 6 Gennaio 2025
alle
19:26
vorrei intervenire in merito alla sua posizione sulla necessità/opportunità di firmarsi con nome e cognome.
Per poter esprimere opinioni specialmente su temi politici, con tutto il rispetto, ritengo che questa richiesta non sia giustificata e che, al contrario, possa rappresentare un ostacolo alla libera espressione.
1. La libertà di espressione non dipende dall'identità:
La libertà di esprimere le proprie opinioni, soprattutto in ambito politico, è un diritto fondamentale sancito in molte democrazie. Essa non dovrebbe essere condizionata dall'obbligo di rivelare la propria identità. Le idee hanno valore intrinseco e meritano di essere discusse per il loro contenuto, non per chi le esprime.
2. Protezione da ritorsioni o angherie:
In contesti particolarmente polarizzati o in cui le opinioni possono risultare scomode, esprimere le proprie idee con nome e cognome può esporre le persone a ritorsioni, minacce o discriminazioni. Questo è un rischio concreto, soprattutto per chi vive o lavora in ambienti in cui certe posizioni politiche non sono tollerate. L'anonimato diventa, quindi, uno strumento essenziale per garantire sicurezza e inclusività nel dibattito.
3. Il ruolo dell'anonimato nella storia e nella democrazia:
Molti movimenti sociali e politici hanno avuto origine grazie a persone che hanno inizialmente scelto di rimanere anonime, proprio per evitare persecuzioni. L'anonimato non sminuisce la forza delle idee, ma al contrario può renderle universali e accessibili a tutti.
4. La sua regola non è prevista dal regolamento:
Se il blog non richiede formalmente che gli utenti si firmino con nome e cognome, questa richiesta appare arbitraria. L'importante dovrebbe essere la qualità del dialogo e il rispetto reciproco, indipendentemente dall'identità di chi scrive.
5. Costruire un ambiente di fiducia senza imporre identificazioni:
Un buon dialogo politico si basa su argomentazioni solide, trasparenza nel confronto e rispetto reciproco. Favorire un ambiente in cui le persone possano esprimersi senza timore – anche in anonimato – può arricchire il dibattito e attirare una pluralità di voci.
In conclusione, invito a riflettere sull'importanza di valorizzare le idee e non chi le esprime. In un blog che aspira a essere spazio di confronto, l'anonimato non dovrebbe essere visto come un ostacolo, ma come un mezzo per permettere a chiunque di partecipare senza timori.
Con rispetto,
Un Riese
da
Portoferraio
pubblicato il 6 Gennaio 2025
alle
10:09
Il gestore del blog ha il diritto insindacabile di gestirlo e finalizzarlo come meglio crede ed io, utente, va da se che non abbia alcun diritto per sindacare le sue policy di gestione.
Ho invece, speriamo ancora per un po' in questo paese, il sacrosanto diritto di esprimere le mie opinioni su un mezzo d'informazione, il blog nella fattispecie, per sua natura messo a disposizione del cittadino senza restrizioni di espressione se non quelle dovute alle regole ed alle leggi del paese per la corretta comunicazione.
Ciò premesso, non capisco perchè lei, gestore, abbia bisogno delle mie generalità per poter 'dialogare'.
Che differenza fa per lei che io sia Mario Rossi o Giuseppe Bianchi che quasi certamente non conoscerebbe di persona?
Mica dobbiamo firmare un contratto o fissare degli impegni di lavoro, od ufficializzare un documento.
Chiedere ad auna persona di firmarsi per esprimere un'idea od un'opinione, magari sbaglio, ma mi sembra la stessa cosa di dirle, 'fatti vedere, vieni fuori se hai coraggio che ti faccio vedere io'….
Io non le ho chiesto di dialogare, le ho chiesto semplicemente di soddisfare alcune mie curiosità sul suo modo di gestire il blog e lei ha tutto il diritto di rispondermi che sono affari suoi, o di non pubblicare il post e non rispondermi.
Va benissimo, ma il diritto di pretendere la firma sulle libere opinioni non può ancora pretenderlo se vuole gestire una corretta e civile comunicazione.
Franco B.
da
Portoferraio
pubblicato il 6 Gennaio 2025
alle
8:47
Sia per le promesse fatte che per pretendere i propri diritti sanitari e di vita quotidiana ora barattati per scopi politici e di comodo.
Su una piattaforma informativa Elbana vengo definito “noioso” perché in ogni occasione chiedo, parlo e discuto di sanità e continuità territoriale, “merce” che ha attinenza con la continuità assistenziale. Se questo mi consegna da parte di qualche ammiratore anonimo la patente di noioso ebbene la prendo, ma vederlo scritto da chi forse è sempre stato assente alla vita sociale dell’Isola e ora si trova su un gradino più alto nel palazzo, convinto di sottomettere non solo le persone ma le loro necessità e idee, si sbaglia di grosso.
Prendiamo il tema della continuità territoriale.
Qualche settimana fa in occasione di una manifestazione spontanea con grande partecipazione da parte di un Sindacato, io per primo chiesi di rimettere la nave delle 6,30 in partenza da Portoferraio e delle 20,30 da Piombino, in quanto la loro soppressione pesa moltissimo sulla sanità poiché negli ultimi tempi anche per bruscolino negli occhi o una lastra al mignolo bisogna andare al di là del mare. Così come pesa moltissimo a chi prende la nave per studio o lavoro a quell’ora. Ci fu garantito che avrebbero rivisto gli orari a compensare le tante corse annullate. PROMESSA NON MANTENUTA.
I sindaci, infatti, dopo un invito alquanto strano di non partecipare alla prima manifestazione, nella seconda si dissero pronti a una manifestazione cittadina con loro ad aprire il corteo qualora non fossero state accettate queste variazioni. Pochi giorni fa sono stati emessi i nuovi orari delle navi dove quelle due corse non sono state aggiunte lasciando invariato il tutto. Come garantito e scritto dai Sindaci ci si aspettava questa importantissima reazione di protesta Istituzionale ma ciò non è avvenuta. Ci credo!!!! Perché da un colloquio avuto, in presenza di altre persone con l’Assessore Regionale Baccelli in occasione della seconda manifestazione a Portoferraio, abbiamo appurato che i nuovi orari da applicare non li ha fatti la Regione per le compagnie di navigazione ma sono stati decisi all’Elba. Se questo fosse vero chiediamo conferma o smentita perché se confermato qualcuno deve dare spiegazione agli Elbani di quanto deciso, in particolar modo deve da una spiegazione ai malati oncologici che tutte le mattina andavano a Livorno con la nave delle 6,30 per fare le terapie salvavita.
Prendiamo il tema della sanità.
NON E’ forse vero che non abbiamo un cardiologo neanche per le urgenze e a volte per leggere un E.C.G. lo si manda in altri ospedali della costa togliendo forse tempo di vita al paziente? NON E’ forse vero che siamo quasi senza anestesisti e con tutta la buona volontà che potrà avere il nuovo direttore di chirurgia che verrà, potrebbe fare la fine dei suoi predecessori che se ne sono andati per l’impossibilità di operare? NON E’ forse vero che abbiamo un bravo direttore a scavalco di cardiologia che non viene all’Elba a fare ambulatorio? NON E’ forse vero che hanno chiuso anche le agende dei dentisti quando qui all’Elba ne abbiamo in numero sufficienti per azzerare le liste di attesa? NON E’ forse vero che anche in ortopedia c’è un Direttore a scavalco che non viene all’Elba a fare ambulatorio? NON E’ forse vero che non c’è più il medico legale, figura importantissima nel panorama della vasta medicina legale e tale mancanza può mettere seria difficoltà gli invalidi ai quali scade la concessione di sosta? NON E’ forse vero che il “SISTEMA” ideato da una mente eccelsa e che penalizza in maniera pesante gli utenti Elbani fa sì che molti esami diagnostici e alcune visite specialistiche si possono fare solo se sei residente dove c’è la disponibilità? Un caso di questi giorni. Un residente a Portoferraio si è visto negare una visita dermatologica a Livorno perché non era residente lì. ASSURDOOOOO. A Portoferraio a chi dobbiamo rivolgerci per queste follie che penalizzano sempre i poveri cristi che non hanno soldi per il privato??? NON E’ forse vero che non si fanno più le cataratte? E dei Geriatra, oculista, dermatologo NE VOGLIAMO PARLARE? NON E’ forse vero che per una riabilitazione e fisioterapia si devono aspettare mesi mentre le cure dovrebbero iniziare immediatamente dopo l’intervento chirurgico? NON E’ forse vero che per una RX bisogna aspettare mesi e mesi? Ma con questi radiologi che vengono qui col progetto “Anch’io all’Elba” pagati profumatamente e trattati meglio dei medici dell’Arabia Saudita non dovevano azzerarsi le liste di attesa? NON E’ forse vero che non esiste più una figura medica per fare un doppler arterioso, venoso o carotide (esame salvavita) ? NON E ‘ forse vero che non si è ancora in grado di organizzare una Commissione Comunale sulla sanità che aiuterebbe non solo la Cittadinanza a curarsi o a preventivare le cure, ma anche a stabilire direttamente i rapporti sulla sanità tra maggioranza e opposizione? Io forse sarò noioso per non dire di peggio ma queste sono alcune delle PROMESSE MANCATE che porterebbero sicuri miglioramenti nella qualità di vita dei Cittadini.
Francesco Semeraro.
(Comitato Elba Salute)
pubblicato il 5 Gennaio 2025
alle
19:19
da
Capitale
pubblicato il 5 Gennaio 2025
alle
15:40
da
Portoferraio
pubblicato il 5 Gennaio 2025
alle
9:15
mi piacerebbe sapere per quale motivo si dà cosi da fare per affondare questo blog.
Non può non vedere che a forza di filtrare, manipolare e censurare ha fatto allontanare quasi tutti lasciando spazio solamente agli interventi insipidi ed all'adulazione del melonismo.
Perchè cercate d'impedire la trasparenza, che voti avete preso o che giuramento avete fatto?
Il buon Fabrizio almeno un po' di spazio, anche se non troppo per la verità, lo lasciava ai 'dissidenti' e la gente, tanta gente, scriveva su Camminando.
Adesso c'è il silenzio, si pubblicano i post ridotti a poche unità, 4-4 al massimo perdipiù ogni due-tre giorni e un post critico verso questa destra destra non passa neanche a morire tant'è che non se ne vede uno pubblicato neanche a pagarlo oro.
Sia ben chiaro che a me personalmente non frega più di tanto dei vostri obiettivi o delle vostre missioni 'anticomuniste', solo mi dispiace veder morire un mezzo di comunicazione e soprattutto di confronto tanto utile alla crescita dei cittadini locali.
Lasciatelo gestire a chi ha a cuore l'informazione e non piegato alla propaganda da dozzina.
Franco B.
pubblicato il 4 Gennaio 2025
alle
19:24
4 anni e mezzo sono lunghi, vi consiglio una visita da uno bravo
da
Elba
pubblicato il 4 Gennaio 2025
alle
11:49
Ogni cittadino è obbligato ad essere visitato o fare esami diagnostici nel distretto di sua residenza, Gli elbani non possono più vedere se ci sono posti disponibili con minor attesa nelle zone limitrofe, Magari c'è posto domani a Piombino o Livorno per una visita od esame, ma quei posti sono riservati solo a chi abita lì. Chi sta all'Elba non può essere visitato da chi ha più esperienza o fare esami diagnostici con strumenti all'avanguardia. Basti pensare che ovunque gli oculisti hanno il tonometro a soffio e a Portoferraio è fantascienza. Così per una mappa corneale o un OCT. Lo stesso dicasi per la mappatura dei nei e molte altre cose….
Qui c'è solo l'elicottero.
Fanno venire medici da fuori, pagati profumatamente, senza aumentare servizi all'utenza. Molti infermieri lasceranno sguarnito l'ospedale avendo vinto concorsi da altre parti e non viene nessuno.
Infermieri e OSS pagano anche 600 euro al mese (A NERO!) per un posto letto con uso di cucina e bagno.
La finanza non potrebbe chiedere loro dove risiedono, e così scoprire un esercito di evasori fiscali chi applicano l'usura del caro affitti a nero?
E la USL perchè non incentiva il personale infermieristico ed OSS al pari dei medici con il progetto Anch'io all'Elba? Un ospedale non funziona senza medici, ma non funziona anche se mancano infermieri e altro personale di supporto
pubblicato il 4 Gennaio 2025
alle
11:22
Forse non sei mai entrato in ospedale o non hai mai avuto bisogno di fare nemmeno un analisi del sangue. Che dirti beato te…. peccato che l ospedale sia in crisi e vada avanti con il sacrificio di chi opera dentro l ospedale. Dimmi te se è normale che una persona faccia turni di 12 ore e una pausa di 3 ore per andare a casa (levando i vari spostamenti, effettivi con la famiglia sono 2 ore), farsi una doccia intravedere la famiglia per poi tornare in ospedale. Una volta li si spera che non ci siano casi urgenti in contemporanea e magari trovare il tempo di dormire una o due ore…. già gli essere umani hanno anche bisogno di dormire e magari avere anche una vita al di fuori del proprio lavoro.
da
Portoferraio
pubblicato il 3 Gennaio 2025
alle
19:14
pubblicato il 2 Gennaio 2025
alle
15:13
da
NUOVI orari navi
pubblicato il 1 Gennaio 2025
alle
9:59
da
Portoferraio
pubblicato il 1 Gennaio 2025
alle
8:09
Finalmente un Sindaco che a Capodanno fa una analisi precisa delle cose fatte e traccia il programma di quelle da fare. Ci aspettano cose importanti come il pareggio di bilancio e la sistemazione delle strade. Ci impegneremo per avere il canile e daremo dignità al commercio e all'immagine della città.
Chi come il buon e noioso Semeraro che ancora ieri sera alla grande festa in piazza si lamentava che nel discorso del Sindaco non c'era traccia sulla sanità e sul sociale, possiamo dire di farsene una ragione perché la nostra sanità ospedaliera e territoriale funzionano eccellentemente e se lui e altri volevano qualcosa di diverso dovevano votare per un altro Sindaco. Sempre che abbiano votato Nocentini.
Sanità e continuità territoriale vanno bene cosi.
Buon Anno.
pubblicato il 29 Dicembre 2024
alle
16:34
Spero sia solo un pausa e che il 7 si continui il lavoro.