Il giorno 18 dicembre u.s. si è tenuto il Consiglio Comunale del Comune
di Campo nell’Elba nel quale, fra i vari punti è stato inserito,
precisamente al punto 4 anticipato al punto 1 su richiesta del Gruppo di
opposizione ( Scelta di Campo Galli Sindaco) ed accettato dalla
maggioranza, “Imposta municipale propria (IMU) – Regime delle aliquote
per l’anno 2025.
A seguito di una sterile e insufficiente presentazione del punto di cui
all’O.d.g., basate principalmente sul fatto che tale argomento non
abbisognasse di sufficienti spiegazioni andando semplicemente ad
adempiere ad un atto formale come tutti gli atti che l’amministrazione
campese compie, ci siamo permessi di sollevare alcune osservazioni sia
sul metodo che sul quantum e abbiamo presentato una nostra
dichiarazione di voto che vogliamo portare all’attenzione dei cittadini al
fine di renderli partecipi di quanto succederà al momento del pagamento
dell’IMU per l’anno 2025 se non verranno adottate alcune misure
correttive di importanza fondamentale.
Purtroppo ad assistere ai consigli comunali non partecipa nessuno e
questo è indice di scarso interesse verso i propri e doveri di cittadini se
non altro per conoscere come e quanto vengono tutelati i loro interessi
in ambito alla gestione della vita pubblico amministrativa. Non
possiamo essere sudditi passivi e magari criticare l’operato anche di chi
amministra se solo recepiamo quello che viene fatto passare con le
chiacchere da bar. Perché i cittadini hanno timore a partecipare ai
Consigli comunali? Dobbiamo essere consapevoli della grande
opportunità che ci viene concessa in un sistema democratico e nel
pieno delle libertà personali. Se qualcuno pensa il contrario non può
ritenersi cittadino libero e indipendente a prescindere dalle ideologie
politiche che ognuno di noi si porta nel proprio intimo.
Proprio perché vorremmo che i cittadini cominciassero a rendersi conto
che la pubblica amministrazione deve essere gestita per garantire,
trasparenza, imparzialità, giustizia, tutela di interessi generali,
competenza e conoscenza della materia, che riteniamo di dare il nostro
contributo e alleghiamo quanto depositato in appendice al verbale del
Consiglio Comunale di cui in premessa.
L’ulteriore appello che sentiamo di fare è quello di iniziare a partecipare
ai Consigli Comunali.
“Praticare il bene è un affare. Se l'uomo non lo
persegue è solo perché non ha la minima idea di
dove si trovi il bene. Pertanto non
è malvagio ma ignorante.”
SOCRATE
DICHIARAZUIONE DI VOTO
Premesso che:
– stante l’importanza ed incombenza di alcuni Punti all’ordine del giorno, la
convocazione straordinaria del Consiglio Comunale a ridosso delle
festività natalizie (18/12 in prima convocazione) e, peggio, la previsione
del 19/12 in caso di adunanza deserta, è deludente soprattutto per i
concittadini che saranno chiamati a rifondere eccedenze di cassa,
generata dalla costante pesante pressione fiscale fin qui deliberata;
– volendo prescindere dal fatto che, per le abitazioni classificate in A1, A8
e A9 viene proposta l’aliquota base dello 0,50% mentre per le abitazioni
concesse in uso ai parenti viene proposta un’aliquota ben superiore
(070%), c’è da evidenziare che, mantenendo costanti negli anni le
aliquote massime dell’IMU senza tentare nemmeno di mitigarne in
qualche modo la rilevanza, si generano sostanziose entrate fiscali capaci
di generare consistenti avanzi liberi di amministrazione impiegabili per
sopperire, anche all’ultimo “tuffo” ad una gestione dei tributi non
sufficientemente stimata. Peccato che tutto quanto (tassazione alle
stelle e aggravi di spesa per accertamenti temerari) resti
comunque a carico dei cittadini.
– è doveroso sottolineare che nell’ultimo mese molti cittadini hanno dovuto
recarsi all’Ufficio Tributi per chiedere l’annullamento di accertamenti
per l’anno d’imposta 2019, in scadenza a fine mese.
– Accertamenti che sia per le modalità di formazione e calcolo delle
pretese che per la forma e modalità di notifica appaiono puri deliri.
– Alcuni concittadini hanno ricevuto l’erronea notifica di avvisi
d’accertamento indirizzati a contribuenti deceduti persino fino
dieci anni prima.
– Ad usum delphini e d’uopo evidenziare che la notifica degli avvisi di
accertamento di qualsiasi imposta o tributo emessi a “carico” dei morti
non potendosi esperire al cimitero, deve compiersi all’ultimo indirizzo
conosciuto dell’abitazione in vita del “De cuius” e, fino al primo anno
dalla morte deve essere formalmente, ed a pena di nullità, intestata
impersonalmente agli eredi.
– Successivamente all’anno, invece deve essere direttamente intestata ed
indirizzata al domicilio di residenza degli eredi (se conosciuti) e/o come
sopra se hanno omesso la denuncia di successione) essendone decorsi i
termini di presentazione. Circostanze ben note al Comune che ha
accesso sia all’Anagrafe che ai dati resi disponibili dalle Agenzia
Entrate e del Territorio.
– L’avviso d’accertamento, diversamente dal passato, è oggi un atto
direttamente “esecutivo”, ossia, legittimo o meno che sia, l’eventuale
inazione del destinatario da titolo diretto ad azioni forzose.
– L’atto non può prescindere da una preventiva doverosa analisi “storica”
delle risultanze catastali. Vero che in ogni caso sarebbe comunque arduo
far rovesciare le tasche e/o svuotare i conti bancari o postali di un morto
anche riesumandolo, Ma mettiamoci nei panni di un erede, a volte
anziano e/o in precario stato di salute se non addirittura sofferente di
cuore che riceve un avviso con sottese seppur “indebite” minacce di
gravose azioni esecutive! E’ un pò come consegnare un pacco minaccioso
all’uscio costringendo chi lo riceve a scrutarne il contenuto e correre a
spegnerne velocemente eventuali micce accese all’interno.
– La fantasia non ha limite ma chiamare in “azione” anche i morti per
sopperire ad accertamenti confezionati all’ultimo “tuffo”, al ridosso della
scadenza quinquennale, oltre che una “mission impossible” configura
un’azione amministrativa illegittima e deprecabile.
– rinnoviamo anche quest’anno la richiesta di valutarne almeno la possibile
mitigazione allargando il più possibile il range dell’aliquota ridotta ad
ulteriori gradi di parentela diretta e/o collaterale e/o agli affini dei
contribuenti. E di reintrodurre anche le agevolazioni e/o esenzioni un
tempo concesse, almeno per un’abitazione, ai concittadini iscritti AIRE).
– Crediamo necessaria un’interpretazione autentica sulla riferibilità
dell’Aliquota Ridotta, perché, al punto 20 del Regolamento IMU
vigente, è riferita espressamente alle Abitazioni e relative Pertinenze
(come del resto è giusto e logico pensare, ratio legis per tale
agevolazione) mentre le delibere di giunta finora riportano il riferimento
alle sole abitazioni senza i più ovvi richiami espressi anche alle
“Pertinenze”.
– Si ritenga oltre al danno d’aver sempre dovuto ottemperare in base alle
aliquote massime, nonostante i consistenti e costanti avanzi di
bilancio, di assistere e/o subire illegittime azioni di recupero di crediti
inesistenti, contestati anche in capo ai morti, anziché ad efficaci e
doverosi recuperi mirati nei confronti degli effettivi evasori.
– La mancata integrazione al predetto regolamento per quanto riguarda
l’adeguamento allo Statuto del contribuente, così da ultimo integrato dal
decreto legislativo 30 dicembre 2023 n. 219, produce un abuso contro i
diritti dei contribuenti e un danno per l’Ente a seguito di eventuali
accertamenti che potrebbero essere considerati nulli proprio perché non
rispettosi dei rapporti con i cittadini contribuenti.
Per tali motivi i sottoscritti consiglieri di opposizione, Galli Giancarlo,
Gollob Fulvio e Spineti Fernando esprimono il loro voto contrario al punto All’ordine del giorno
Consiglio comunale campo
pubblicato il 20 Dicembre 2024
alle
16:06
pubblicato il 20 Dicembre 2024
alle
16:06
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