Vai al contenuto
Camminando Camminando

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
112902 messaggi.
"Ipotesi"- foto da "Ipotesi"- foto pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 22:56
L·associazione culturale "IPOTESI" -Officina Fotografica Elbana-, organizza per il periodo novembre 2008/marzo 2009 un laboratorio di Fotografia. Il corso e· di 40 ore, diviso in 5 moduli; 32 ore saranno in aula e 8 ore in esterna. I docenti sono i fotografi Marco Barretta, Alessandro Beneforti, Fiona Buttigieg, Angela Galli e Andrea Lunghi. Ognuno di loro curerà il proprio settore specifico di interesse nell’ambito della fotografia, della tecnica, delle arti visive e comunicative. La finalità del corso è quella di fornire un percorso formativo e di apprendimento completo di base mediante lo studio di varie differenti materie con particolare riferimento all’aspetto artistico. Si passerà dalla tecnica di base alla storia della fotografia, dal fotoritocco al fotoastrattismo fino a giungere allo sviluppo di un vero e proprio progetto artistico. Durante il corso, gli studenti produranno una serie di foto su un tema prendendo ispirazione dai numerevoli spunti dalla storia della fotografia passata e recente. Le lezioni saranno serali (il giovedi, dalle 21 alle 23) e si terranno a Portoferraio. Il Laboratorio sarà garantito con un numero min. di 12 iscritti, e un num. Max. di 18. Il termine delle iscrizioni è fissato al 31 ottobre ed il programma è disponibile sui siti dell’associazione ([URL]www.myspace.com/elbaipotesi[/URL] e [URL]www.ipotesi.jimdo.com[/URL] ). Per informazioni o pre-adesioni inviare una mail a: [EMAIL]ale@bwp.it[/EMAIL] o [EMAIL]fionabee@gmail.com[/EMAIL] o tel. 3473344658 - 3472741778
Elba da Elba pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 20:38
IL NUOVO FORUM SULL·ISOLA D·ELBA! www.elba.forumup.it
lalla da lalla pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 19:27
ma perchè Palmieri attacca il Sindaco e poi ci va a mangiare la pizza insieme al Frangioni altro desaparecidos alle sei di sera così nessuno li vede insieme ??????
Stefano Martinenghi da Stefano Martinenghi pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 18:44
Caro Pasqualino, è un piacere leggerla e risponderle nuovamente. So cosa ha significato per l’Italia il PCI ed il consociativismo, fino alla sua degenerazione, ma io mi riferisco non alla Storia passata ed attuale che lei conosce bene, ma agli effetti sociali comunque derivati dalla esistenza di “quel” PCI nella fase iniziale, quella del boom economico degli anni ‘60. Il liberismo economico se privo di un contrasto che lo obblighi a tener conto delle esigenze delle parti sociali contrattualmente più deboli degenera nel capitalismo selvaggio, come quello descritto da Dickens, con le masse operaie sfruttate in condizioni disumane. E’ indubbio che la democrazia cristiana all’epoca abbia avuto il merito storico di imbrigliare la “bestia” del comunismo russo sotto mentite spoglie, ma se l’Italia fino agli anni ’80 è stato uno dei Paesi più avanzati del mondo quanto ad assistenza sociale e benessere diffuso, il merito è da ascrivere anche alla sinistra dell’epoca. Mi fermerei a Berlinguer. Le faccio un esempio un po’ provocatorio per far comprendere meglio cosa intendo dire. In Usa di recente è stato pubblicato un saggio di un certo successo che sostiene quanto sia misconosciuta l’importanza dell’avidità per le fortune della società USA e dell’Occidente in genere. La tesi è che è per avidità di ricchezza che il “capitalista” si ammazza di lavoro per creare aziende e posti di lavoro, con la conseguenza, per i noti effetti di “ricaduta” sociale, di beneficiare l’intera collettività. La conclusione è che se non ci fosse l’avidità andrebbe inventata. Ecco, alla stessa stregua, se non ci fosse stato “quel” PCI la nostra società sarebbe stata più iniqua e sarebbe stato necessario qualcosa di simile. Mi scusi “l’ingarbuglio” e grazie per la “solidarietà”, anche se in quest’ultimo caso non farei di ogni erba un fascio. Stefano Martinenghi
Stefano Martinenghi da Stefano Martinenghi pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 17:30
[SIZE=4][COLOR=blue]LA CORRETTEZZA NON E’ UNA FACOLTA’ MA UN OBBLIGO [/COLOR] [/SIZE] Sergio Rossi, con il suo apprezzabilissimo giornale è uno dei protagonisti dell’informazione via internet elbana: gliene siamo tutti grati. Ma proprio per il ruolo di responsabilità che ricopre ha un codice di deontologia professionale da rispettare. Mi riferisco all’articolo con il quale mi ha bollato di “semiapologia del fascismo”, che non era la satira di “a sciambere” dove tutto è consentito ed io mi diverto un mondo, ma uno stravolgimento di quanto avevo scritto. Un direttore “armato” del suo giornale non può arrogarsi l’arbitrio di utilizzarlo per danneggiare qualcuno distorcendone il pensiero, né poi cercare di impedirgli di difendersi negando pretestuosamente il suo “diritto di replica” – che, sia chiaro, esiste - né infine di consentirlo ma con tempi e modi non conformi, perché costrettovi dalle circostanze. Sennò è “giornalismo spazzatura” ed allora “ à la guerre comm’à la guerre”: il ruolo della vittima sacrificale non è il mio. Come in passato l’ho incensato fra la costernazione di molti amici di destra perché lo considero persona di valore e l’ho pubblicamente dichiarato – non mi piace la cieca faziosità ideologica degli oltranzisti di sinistra o destra e cerco di essere coerente – così ora sono stato costretto ad evidenziarne i limiti, a costo di spiacere molti amici di sinistra. E di essere messo al bando da Elbareport che, va dato atto, fino a questo episodio mi ha pubblicato di frequente, a prescindere dalle ragioni. Quanto a “camminando”, la sua esistenza ha impedito che una “mascalzonata” come tante di Rossi, degenerasse in qualcosa di più serio. Non avrebbe meritato ed avrebbe impedito “sine die” di gustare quel famoso topino con lui. Magari quando gli sarà passato il “giramento”. Per me chiusa qui e scusate tutti per il disturbo, [COLOR=darkblue] Stefano Martinenghi [/COLOR]
x pasqualino da x pasqualino pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 17:22
lei è peggio di berlusconi,vede i comunisti dappertutto, e crede di giudicare tutto e tutti in base a cosa,alla sua fede politica?per carità !! crede davvero che la sua parte politica sia immune di colpe nella storia? sia serio guardi cosa ha provocato il fascismo e le caste di centro ! Ho osato attaccarla,verra postato? ma.....
bruno paternò da bruno paternò pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 16:33
Lasciar fallire Alitalia, sarebbe un operazione di disinfestazione parassitaria. Purtroppo ho timore che non avvenga. Ho notizia che nell’ultimo momento il sindacato AVA ( Apritori Valigie Altrui ) abbia modificato la sua richiesta di ieri che così recitava : Diritto di Decima ( un tempo, su 10 sacchi di grano, uno andava alla chiesa, ecco la parola “ decima “ ) Per porre finalmente fine allo stress professionale degli addetti allo spostamento dei bagagli dalla stiva dell’aereo al nastro di riconsegna dei bagagli ai passeggeri, disponendo gli addetti di poco tempo, che impedisce loro di rubare nelle valige con la necessaria calma e tranquillità, si richiede, in maniera inderogabile che una valigia ogni 10, venga lasciata nelle mani degli addetti ai furti, che con calma la porteranno al magazzino spartizione bottino. Il sindacato AVA si rende altresì conto che la valigia così ottenuta potrebbe essere colma di mutande e calzini sporchi ma spera molto nella fortuna e nel buon cuore dei passeggeri che vorranno anche mettere, fra gli indumenti, qualche banconota non inferiore ad euro 100. La biancheria sporca e le foto personali verranno riconsegnate ai passeggeri senza esborso alcuno ma con semplice domanda vidimata dal capo scalo. Alla luce delle difficoltà che la trattativa fra la Cai ed i sindacati, data la irragionevole fermezza e determinazione dei soliti sfruttatori del popolo e affamatori dei facchini ladri, si perviene alla determinazione che il diritto di decima possa divenire diritto di ventina ( una ogni venti ) ma con l’obbligo, per i passeggeri, a lasciare non più una banconota da 100 euro ma bensì due. Il presidente AVA Vallanzasca Renato 🙂
topolina da topolina pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 15:41
...ovvio che la disponibilità era dovuta ma,parlo da ignorante,il succo del discorso era un altro...dando per scontato che a questo punto ne sai più di me, ci dev·essere dietro qualcosa di enorme che stranamente,visto il clima turbolento che c·è spesso in paese,non è ancora affiorato ma spero di venirne a sapere qualcosa.nessun tribunale vuole accusare di perfidia il boggi che ha fatto una cosa grandiosa,c·è da dire che ha lasciato molte persone con l·amaro in bocca anche per molte affermazioni poco lusinghiere sui marinesi...cmq ribadisco che poteva evitare certe sortite tipo quella di spostare l·elba jazz in altri paesi...molti qui dicono di sapere già in quale....io personalmente spero che la situazione si appiani e che il prossim·anno si possa di nuovo assistere a quelle meravigliose serate...
MARTINENGHI LASCI STARE! da MARTINENGHI LASCI STARE! pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 15:39
Caro Martinenghi, lasci stare gli "intellettuali comunisti" che si schifano di discutere con Lei! Loro sono persone colte che sanno discettare e scrivere, che hanno studiato i testi sacri del marxismo-leninismo, mentre lei altro non è che il tipico rappresentante dell’odiata specie padana, portatore di una sottocultura piccolo-borghese, moderata e gretta, che tira solo a fare ciccia e non sa elevar lo spirito al disopra dei più prosaici interessi di bottega. E poi, benedetto Martinenghi, come fa a dire: “In Italia fortunatamente è stato diverso perché il comunismo è rimasto a lungo forza di vera opposizione, dunque utile”? Ma utile a chi? Forse a coloro che con lo spauracchio del comunismo hanno governato per cinquant’anni senza mai dover rendere veramente conto agli elettori? Senza doversi mai confrontare con una vera opposizione, capace di diventare maggioranza? Pensi un po· se al posto del PCI avessimo avuto un bel partito riformista!? E dobbiamo pure ringraziare la DC, che nonostante il sistema politico bloccato, ha fatto crescere l’Italia e la democrazia. E poi, di che vera opposizione parla? La parola “consociativismo” non le dice niente? Non sa che per molti anni siamo stati governati da un sistema spartitorio, dove ogni legge, ogni provvedimento, ogni posta di bilancio doveva prevedere prebende e benefici alle COOP e alle regioni Rosse? Dia retta a me, se ancora non lo ha fatto, si legga “Falce e Carrello di Caprotti, dopodiché smetterà di parlare di “opposizione vera”
Marina da Marina pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 15:05
Cara Topolina..quando scrivi:"atteggiamento di massima disponibilta· dell·amministrazione" sembra quasi che abbiano fatto un favore al perfido Boggi........ :p ma non ti chiedi che forse era il minimo che potessero fare visto il ritorno che ha avuto questa manifestazione per il paese???ritorno non solo economico...e poi ti ripeto forse non mi hai letto bene..non si tratta di atteggiamenti ma di una cosa molto piu· seria e delicata, purtroppo questa non e· la sede adatta per poterne discutere..ci pensera· poi chi di dovere.Per quanto riguarda i marinesi che si sono "prestati"(devo dire sempre disponibili per ogni evento....vedi comitato Cavaliere..) sarebbe lecito che qualcuno dicesse loro come sono andate veramente le cose....che credo sappiano in pochi..
topolina da topolina pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 14:47
cara marina...potrà anche essere come dici te, ma certe affermazioni, ad esempio non rifare elbajazz fino al cambio della giunta o addirittura farlo in un altro paese,non fanno onore al boggi che sbandierava ai quattro venti la sua volontà di fare qualcosa per il paese che tanto ama e che lo ospita da anni....secondo te come possono sentirsi tutte le persone che hanno collaborato all·organizzazione con gioia ed entusiasmo? Inizio a pensare,come già fanno in tanti che forse il movente era solo voglia di un attimo di gloria.... Ho visto tanti giovani(e non) darsi da fare pur non amando in particolare il jazz solo perchè intuivano la grandezza dell·opportunità che Marciana Marina aveva ricevuto,ma quello che mi sembra più strano è che l·atteggiamento dell·amministrazione è sempre stato di enorme disponibilità nei confronti del sig Boggi.Mi chiedo quali gravissimi atteggiamenti possono aver rotto l·idillio che si era creato tra le parti?
sergio rossi da sergio rossi pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 14:36
Il Signor Martinenghi è libero di fare le affermazioni che crede ma non gli è consentito dire delle FALSITA· Il testo delle DUE sue lunghe repliche (2 in 18 ore + una breve mail) è stato interamente pubblicato nell·articolo titolato "Tutto il Martinenghi minuto per minuto" uscito IERI giovedì 18 settembre e senza alcun commento, benchè alcuni passaggi fossero di una certa pesantezza verso chi scrive su Elbareport. Vedendo arrivare in redazione un TERZO articolo ancora nella giornata di IERI ho fatto presente, con una cortese mail, al citato signore che non era opportuno pubblicare immediatamente il suo ulteriore intervento, cercando di spiegargli la differenza che passa tra un Blog, un guest-book (dove la logica del botta e risposta continua è accettabile) ed un quotidiano al quale non si può, per un fantomatico "diritto di replica", chiedere di pubblicare i propri quotidiani tiramenti, tenuto conto anche che i lettori pretendono (loro a giusta ragione) di leggere pure qualcosa di alternativo alle esternazioni del martinenghi-pensiero. Così stanno le cose . Non replicherò a Martinenghi qualsiasi cosa dica, chiedo scusa ai lettori di Camminando.com per l·intromissione.
Marina da Marina pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 13:49
Credo che ci sia ben altro dietro alla fine della storia d·amore tra Boggi e l·amministrazione marinese, volete dire che si tratta di gelosia.... :gren: :gren: Visto che siete tutti cosi· bene informati saprete che il motivo non e· proprio il nuovo mecenate tedesco..non fate discorsi campati in aria...Il fatto sta che cmq per il paese e· sempre una grave perdita..e poi quando le storie d·amore finiscono non e· sempre per gelosia molto spesso si tratta di vil denaro... 😎
LA DESTRA INFO da LA DESTRA INFO pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 13:39
Buontempo: "Sono profondamente democratico ma non antifascista" "Sono profondamente democratico, ho sempre rispettato la Costituzione, ma con altrettanta determinazione non sono antifascista e spero di poter continuare a vivere questa mia condizione in Italia alla luce del sole, senza dover rischiare di ricorrere alla clandestinità". Lo dichiara Teodoro Buontempo, presidente de La Destra. "Tutti i militanti del Movimento sociale italiano - prosegue - e tutti quelli che poi hanno aderito ad Alleanza nazionale hanno sempre rispettato la Costituzione, pur avendo come obiettivo di volerne cambiare alcune parti e di farla realizzare nella sua interezza. Non vorrei che il passaggio dal neofascismo all·antifascismo della classe dirigente di An possa aprire una stagione di persecuzione e di violenze nei confronti di quegli italiani che non hanno fatto parte del discriminatorio "arco costituzionale" che giustificava le aggressioni e le uccisioni dei militanti del Msi in quanto rienuti fascisti e, quindi, secondo la cultura dominante, ammazzarli non era da considerare un reato". "Ora che si è chiuso il ciclo di trasformismo di An - sottolinea Buontempo - spero che la classe dirigente voglia finalmente liberare la "fiamma" e donare alle famiglie dei ragazzi del Msi uccisi i beni materiali accumulati nel corso di decenni e che furono il frutto di donazioni di uomini e donne che combatterono nella Repubblica sociale italiana e che aderirono al Msi con il dichiarato obiettivo di "non restaurare e di non rinnegare". "Le parole dell·onorevole Fini - conclude il presidente de La Destra - sono talmente chiare che non giustificano più avere all·interno delle sedi di An una memoria storica che oggi viene rinnegata e infangata. Pertanto, le foto di Almirante, quelle dei giovani martiri e quelle dei padri fondatori del Msi dovrebbero essere rimosse. E non si giustifica più avere presso la direzione nazionale, in via della Scrofa, una sala intitolata a De Marsanich e né tantomeno una sala al Senato intitolata ad Almirante. Quando si nega una memoria storica non si ha il diritto di utilizzarne i simboli".
sempre più perplessa da sempre più perplessa pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 13:27
...quando dicono che la sinistra non sa governare ma solo fare opposizione....de fusco è l·esempio perfetto di questa frase (che cmq sa un po di luogo comune)...con l·aggravante che sa far male anche l·opposizione...
Stefano Martinenghi da Stefano Martinenghi pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 11:28
[SIZE=3][COLOR=blue]“SEMIAPOLOGIA DEL FASCISMO” O ESPEDIENTE PER DISTOGLIERE DA CONSULENZE E SEMAFORI “D’ORO”? [/COLOR] [/SIZE] Mi sono dovuto rassegnare a non vedere pubblicate dal direttore di Elbareport le mie repliche al suo articolo che mi tacciava di “semiapologia del fascismo”, un diritto di replica che normalmente non si può censurare. Dunque chiedo “asilo” su camminando.com. Nel frattempo sono montati casi “veri”: quelli delle consulenze e dei semafori “d’oro”. Così ora mi è venuto il dubbio che l’espediente di estrapolare il nome di Mussolini da quello di Lenin per fare un po’ di sensazionalismo con la “semiapologia del fascismo” rispondesse all’esigenza di distogliere l’attenzione dai citati casi, davvero imbarazzanti. Anche perché rileggendo quanto ho scritto riguardo sia Mussolini che Lenin, sarebbe stato possibile anche estrapolare il nome di Lenin per tacciarmi all’opposto di “semiapologia del socialismo”. A questo punto poco importa. Di buono in tutto questo sono rimasti gli interventi sul tema dei Palombi, Cambi e Totaro, civili ed in parte condivisibili. Tranne quando ho letto di nostalgie per il “buon” comunismo russo che fu, al confronto della Russia odierna degli oligarchi. Reputo dunque utile riportare il pensiero dei russi veri, differente da quello della nostra “gauche au caviar” (sinistra al caviale), come dicono amabilmente i francesi. Dal 1992 al 1994 ho vissuto abbastanza stabilmente in Russia e posso assicurare che lì giudicano “il fu” regime comunista alla stregua di una “mafia”. Dicono proprio così, non intendendo con tale termine la storica mafia siciliana, ma un modo di intendere e gestire il potere. Un regime che a loro dire si sostituì a quello degli Zar rendendo i cittadini sudditi, non più servi della gleba ma sempre sudditi. Chi era parte del “regime” tutto poteva, agli altri di diritto spettava il necessario per vivere dignitosamente. A seconda. In Italia fortunatamente è stato diverso perché il comunismo è rimasto a lungo forza di vera opposizione, dunque utile, e noi siamo italiani. Ma altrove è stato criminale quanto ad orrori ed impoverimento della collettività. E’ la ragione per cui oggi è bandito dalle costituzioni di diversi Paesi dell’Est, come il fascismo. I russi che questa estate si sono visti numerosi sulle nostre spiagge sono gli esponenti del nuovo ceto medio benestante, nato in soli quindici anni di liberalizzazione dell’economia, felice del nuovo benessere di cui gode, al quale poco importa degli oligarchi. Quanto a questi purtroppo ogni Paese c’ha i suoi, pure l’Italia, ed a quanto scrive spesso il Palombi persino Campo nell’Elba. La differenza è che mentre nei Paesi con molti milioni di abitanti il potere degli oligarchi influisce poco o punto sulle vite dei cittadini, nei paesi con poche migliaia di abitanti incide invece molto, col rischio di trasformarli in sudditi. Quindi sotto questo profilo, se c’è da preoccuparsi, non mi pare sia per la Russia. [COLOR=darkblue]Stefano Martinenghi [/COLOR]
compesano da compesano pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 10:04
in riferimento al messaggio dell·Albergatore di Marciana Marina.... del resto è vero che siamo grati a Boggi per le bellissime serate che ha regalato a tutti noi, ma Marciana Marina non è sua, e obbligare l·amministrazione a non accettare altre collaborazioni musicali e culturali per soddisfare il suo bisogno di egocentrismo mi sembra un pò troppo!!!!!
albergatore da albergatore pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 9:24
Ci risiamo...un·atra interpellanza....DE FUSCO che scrive, scrive, scirve......non perde mai occasione di "fare "qualcosa ora che è all·opposizione..magari avesse usufruito di questa sua capacità quando doveva...ripenso agli anni tristi e bui della SUA amministrazione e a tutte le manifestazioni MAI FATTE!!!Che tristezza!!!! Non se ne può veramente più! Tra le altre cose, io che in piazza per Elbajazz ci sono sempre stato perchè ho volontariamene, come tanti miei compaesani, offerto il mio aiuto e collaborato con gli organizzatori, non mi ricordo di aver mai visto il Signor De Fusco ad occupare uno dei posti a sedere a lui riservato per la manifestazione,e prima che dica che era in piedi tra la folla, non mi sembra di averlo mai visto neanche lì :eppure adesso se ne dice grande estimatore di questo grande evento culturale!(l·avrà mai visto?????)..... Lo sanno tutti in paese perchè Elbajazz non si farà più, e quale siano in realtà le inconciliabili divergenze con i nuovi amministratori.....Si vocifera che Il Signor Boggi non abbia gradito l·altro grande evento che QUESTA AMMINISTRAZIONE ha avuto il merito di creare e organizzare.....come già qualcun·altro ha scritto prima di me. è una grossa perdita, è verissimo, ma sono sicurissimo che Andrea e gli altri saranno in grado di creare qualcos·altro di altrettanto bello molto molto presto. Infine, credo di capire le motivazioni dell"assordante silenzio", (da De Fusco, tenews) dell·amministrazione....c·è ben poco da dire, siamo tutti dispiaciuti, soprattutto perchè se le cose stanno come si dice, non c·era nè c·è mai stato niente di inconciliabile e quindi nessun motivo gravissimo che possa aver spinto il Signor Boggi all·annullamento di Elbajazz.
AIGLONVIAGGI da AIGLONVIAGGI pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 9:11
dreamer da dreamer pubblicato il 19 Settembre 2008 alle 8:48
Con riferimento all’argomento “Waterfront” e portualità in genere che , se conosco l’Elba, occuperà senza risultato alcuno , almeno per i prossimi 10 anni , le prime pagine delle testate locali, vorrei far notare un paio di cose. Da almeno 10 anni la costa toscana ha sviluppato o sta sviluppando una serie di progetti tesi all’ampiamento della capacità ricettiva della nautica da diporto ; sono così nati Cala dè Medici , Salivoli, Terre Rosse, Scarlino ecc. Sono stati ,o stanno per essere , ampliati ed ottimizzati , i porti di Viareggio , Forte dei Marmi , Marina di Pisa , Livorno , Marina di Cecina, San Vincenzo , Porto Santo Stefano, Talamone ed Ansedonia ecc. In tutto questo sforzo , teso alla fidelizzazione dell’utente affinchè resti la maggior parte del tempo insieme alla sua barca usufruendo dei servizi locali, l’Elba si è distinta per il suo totale disinteresse all’argomento. Ora ci si lamenta del fatto che le barche arrivano dal continente , ancorano sulla posidonia sradicandola (leggenda metropolitana di cui bisognerebbe vergognarsi) , inquinano le nostre belle acque (prive di depuratori) e tornano sulla costa alla sera lasciando l’economia turistica isolana al suo destino di triste e continuo declino. E cosa dovrebbero fare? Dove dovrebbero andare se in tutta l’isola per i due mesi centrali dell’estate non c’è alternativa alla rada ? E come potrebbero usufruire dei servizi a terra se abbandonare la barca in rada può costare una fortuna ? Che la Darsena Medicea potesse e dovesse diventare un meraviglioso approdo turistico nel cuore della città era cosa che appariva scontata da decenni a chiunque abbia , per passione e mestiere , confidenza con le realtà già esistenti ; che il porto di Rio Marina , con un investimento minimo, potesse diventare un approdo per 600 e più barche , lo può tranquillamente calcolare un geometra con riga e matita ed infine , che ogni barca lasciata in rada (e sono centinaia ogni notte nell’isola) rappresenti una perdita secca per tutte le attività dell’isola è un dato che i francesi hanno accertato circa quarant’anni orsono in Corsica agendo di conseguenza. Che poi Yacht Club “pottaioni” e russi arricchiti (come qualcuno su Elbareport li definisce) debbano essere guardati con disprezzo , bisognerebbe chiederlo alle attività di Porto Cervo e Forte dei Marmi che su tali squallidi individui , a differenza dell’Elba , prosperano allegramente.