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STORIA DI UNA VITA SALVATA A LACONA, DA MICHELE
di Stefano MAZZEI
Mercoledì 22 ottobre 2008 - Capoliveri (Isola d’Elba) - sono da poco passate le 20, la quiete che avvolge gli ultimi turisti della stagione ospiti del Campeggio Tallinucci di Lacona in cerca di relax, è spezzata dalle grida e il pianto di una bambina tedesca che corre lungo il viale cercando disperatamente aiuto. Solo pochi attimi prima stava tranquillamente cenando nel suo appartamento insieme al papà e alla giovane mamma Erika, quando questa si è improvvisamente accasciata a terra priva di sensi.
Michele Tallinuci, che in quel momento è in casa con il resto della famiglia, si precipita fuori e va incontro alla bambina per capire cosa sta accadendo, “Help Me, Help Me” ripete con gli occhi gonfi di lacrime, indicando l’appartamento nel quale è ospite insieme con i genitori per una breve vacanze sull’isola.
Michele senza esitare corre verso l’appartamento e al suo interno trova la giovane donna distesa sul pavimento e il marito inginocchiato al suo fianco che tenta inutilmente di farla respirare scuotendola. Il corpo della giovane mamma non da alcun segno di vita, il volto è pallido, le labbra di un colorito viola… segni inequivocabili. Michele capisce subito la gravità della situazione, si precipita fuori e ordina al suo personale di allertare il 118 e corre più veloce possibile verso la reception. Il Campeggio Tallinucci, lo scorso anno ha aderito all’iniziativa del progetto Salvacuore della Società Nazionale di Salvamento e si è dotato di un defibrillatore semiautomatico…… l’unico su 23 campeggi presenti all’Isola d’Elba.
Una manciata di secondi e Michele è di nuovo di ritorno con il defibrillatore della Mortara Rangoni, mentre lo sfila dallo zainetto giallo, ripercorre velocemente tutte le fasi del corso di primo soccorso BLSD, dove insieme alla sorella Ilaria e la cugina Valeria, ha appreso le manovre necessarie per prestare aiuto ad una vittima colpita da arresto cardiaco. Non c’è esitazione nei suoi movimenti, lo capisco dalla lettura del tracciato del defibrillatore, che scorre sullo schermo del mio personal computer. La data card inserita al suo interno ha registrato perfettamente tutte le fasi del soccorso, comprese le voci dei soccorritori, il pianto della bambina e il suo papà che continua disperato a chiamare per nome la moglie, mi vengono i brividi…. Michele posiziona gli elettrodi sul torace di Erika e accende il DAE alle 20.08, ed inizia ad inviare precisi messaggi vocali, con semplici e chiare istruzioni da seguire, che Michele conosce molto bene, le ha ripetute molte volte al corso BLSD sul manichino, ma questa volta davanti a lui c’è una persona vera, una mamma di appena 45 anni. Il defibrillatore segnala che ha iniziato ad analizzare il ritmo cardiaco, e avverte che è pronto per erogare la prima scarica. Nella sua tragicità, questo rappresenta un segnale positivo, in quanto significa che c’è una speranza di poter convertire la fibrillazione ventricolare in un ritmo cardiaco normale e poter far ripartire il cuore, che in quel momento non permette una regolare ossigenazione del cervello. Michele si assicura che nessuno tocchi la vittima, non tralascia davvero nulla, preme il tasto di shock, la scarica viene rilasciata. La giovane mamma non sembra però dare segni di ripresa.
Michele inizia il massaggio cardiaco, contando a voce alta: 1, 2, 3… 15, 16,… 28, 29 e 30 e l’amico inala aria nei polmoni di Erika per due volte. Resto veramente colpito, Michele esegue il protocollo delle linee guida IRC alla perfezione, da manuale, forse io non avrei potuto fare meglio.
Passano due minuti, sento le voci sottofondo delle convulse telefonate al 118, nelle quali si sollecita l’arrivo dell’ambulanza e che la donna è stata già defibrillata, lo stesso operatore della Centrale Operativa 118 di Livorno stenta a credere che ci sia un defibrillatore disponibile, e che nel frattempo autorizza ad erogare una seconda scarica elettrica che percorre il torace di Erika e attraversa il suo cuore che non pompa ancora sangue. Ancora niente, il suo corpo non si muove, Michele riprende la rianimazione cardiopolmonare, sa benissimo che non può fermarsi, i suoi movimenti garantiscono l’ossigenazione del cervello e allontanano possibili danni neurologici irreversibili.
Michele inizia ad essere stanco, prega affinché arrivi il 118, il tracciato ad esclusione dell’onda sinusoidale derivata dalle compressioni toraciche, non rileva ancora alcuna attività cardiaca consistente. Altri due interminabili minuti, il defibrillatore riprende ad analizzare l’attività elettrica del cuore. Michele è ormai stremato. Il responso della diagnosi fatta dall’apparecchio è di erogare ancora una scarica, la terza. Michele è già pronto con il dito sul pulsante arancione, il sibilo segnala che il defibrillatore ha iniziato a caricarsi, pochi secondi e lancia il messaggio “erogare scarica”, fatto, Michele non esita di un millesimo di secondo…. preme deciso il tasto di shock. Questa volta accade il miracolo, a seguito della RCP che Michele non ha mai interrotto, sul tracciato iniziano a comparire dei flebili segnali di attività cardiaca, ma che non sono ancora stabili. Michele e il suo amico Giuseppe continuano decisi nelle rianimazione, nelle loro voci si percepisce una determinazione e una forza di volontà straordinaria. Siamo a 8 minuti, il DAE lancia puntuale il messaggio vocale di interrompere qualsiasi attività per permettere di analizzare il ritmo cardiaco senza interferenze, pochi secondi e viene ordinata la quarta scarica.
Questa volta lo shock converte il ritmo cardiaco che Michele è riuscito a mantenere attivo con le manovre di rianimazione, il cuore della giovane mamma inizia di nuovo a battere anche se lentamente, ma non può essere sufficiente per far arrivare il sangue ossigenato alle cellule cerebrali e correttamente Michele continua a sostenere il battito cardiaco con le compressioni toraciche. Il DAE continua l’analisi e segnala che non è più necessaria alcuna scarica. Arriva la prima autoambulanza da Capoliveri, sono passati 18 minuti da quando il defibrillatore è stato attivato. La ragazza del 118 congratulandosi con Michele, attacca l’ossigeno ad Erika , mentre il medico a bordo della seconda ambulanza proveniente da Portoferraio, giunge sul posto dopo altri 7 minuti e a differenza di quanto poteva aspettarsi trova una paziente in vita da stabilizzare.
Alle 20.41 il defibrillatore viene staccato dal medico poco prima di trasferire Erika sull’ambulanza, oltre 33 minuti dopo da quando ha erogato la sua prima scarica. Meno di due ore dopo, Erika sarà trasportata dall’elisoccorso in un presidio ospedaliero sul continente, oggi è fuori pericolo, le ultime notizie che ci sono giunte dall’ospedale parlano di una lenta ma costante ripresa, ma soprattutto escludono danni neurologici irreversibili.
Il progetto Salvacuore, dal 2004 ha portato sull’Isola d’Elba 19 defibrillatori e oltre 250 persone addestrate al suo utilizzo, per questo vorrei ringraziare la Dottoressa Laudano che insieme al sottoscritto è stata la promotrice di questa iniziativa, oltre al Dott. Genovesi Francesco, responsabile del 118 di Livorno e il Dott. Rabito Roberto responsabile commerciale della Mortara Rangoni, i quali insieme alla Confesercenti del Tirreno e alla Banca dell’Elba ci hanno sostenuto fin dall’inizio in questa nostra battaglia per la vita.
Sono convinto che sia anche merito di queste persone, se oggi una giovane mamma può riabbracciare la sua piccola bambina e il marito, e portare a casa comunque un positivo ricordo della nostra isola. Sicuramente deve soprattutto la sua vita a Michele e a tutta la Famiglia Tallinucci, che ha avuto la cultura, la sensibilità e la professionalità di comprendere l’importanza del nostro progetto e dotarsi di un defibrillatore, come altri colleghi operatori turistici, anche se purtroppo ancora pochi: l’Hotel Hermitage, Hotel Del Golfo, Hotel dei Coralli, Hotel Barcarola 2, gli stabilimenti balneari di Cavoli 2000, Sant’Andrea e Bagni Paola di Procchio. La speranza è che tale episodio, possa servire a far riflettere tutti, specialmente coloro che alla recente assemblea dell’Associazione Albergatori, parlavano della necessità di “riqualificare i servizi delle imprese turistiche”. Chissà se si sono mai posti la domanda di quale ritorno d’immagine ricadrebbe sull’Elba, sapere che ogni struttura turistica, traghetto, supermercato, fosse dotato di un defibrillatore, (dal costo di poche centinaia di euro) e di personale addestrato a prestare il primo soccorso e quindi capace di salvare una vita?
Se su questo punto interrogativo qualcuno avesse ancora qualche dubbio, allora può rivolgersi a Michele. A proposito il prossimo 20 novembre a Roma, in occasione del congresso nazionale sulla defibrillazione nei luoghi di lavoro, Michele riceverà un riconoscimento da parte dell’Italian Resuscitation Council, la più prestigiosa organizzazione scientifica che si occupa della formazione e delle linee guida del primo soccorso nella comunità.
venerdì 31 ottobre 2008 - 00.43
Fonte: Lettera pubblicata da TENEWS (che si ringrazia)
Boia... anche a te complimenti per la grammatica... l·ognuno con la "i" e squarciagola staccato e per giunta con la "c" m·ha fatto spacca· dalle risate! E non avevi nemmeno la scusa che avevano tagliato i fondi alla scuola!!!
Per Vocina.
Lei afferma
Fermo restando che nn reputo all’altezza del proprio compito gran parte del personale,sia medico che infermieristico,dell’ospedale di Portoferraio
Mi lasci dire che, quanto da Lei espresso è una opinione strettamente personale non suffragata da dati oggettivi.
Tale affermazione, reputo sia lesiva della professionalità dei medici e paramedici dell·Ospedale ed è secondo me fuori luogo.
Vede, da un po· di tempo, (troppo tempo) è opinione comune che si possa parlare e giudicare liberamente l·operato dei medici (soprattutto ospedalieri), mentre nessuno si permetterebbe di dire ad esempio, "reputo non altezza i vigili del fuoco di tale paese, o reputo incompententi la maggiorparte degli architetti ed ingegneri di tale Ufficio Tecnico.
Io le assicuro che tutto il personale medico e paramedico dell·ospedale è assolutamente all·altezza e forse maggiormente capace di medici ed infermieri di grandi centri del continente. Le spiego anche perché, facendole un esempio. Prendiamo un paziente che arriva in ospedale con un infarto in atto. In un grande ospedale è semplice chiamare il cardiologo, l·ecografista, l·emodinamista interventista e fargli fare subito consulenze ed importanti esami (penso ad esempio alla coronarografia in urgenza). Per dirla in breve appoggiarsi ad altri colleghi sia per le consulenze che per gli esami strumentali e scrollarsi di dosso molte responsabilità
Curare da soli un infarto a Portoferraio in piena notte, con tutte le inevitabili difficoltà legate all·insularità, vuol dire avere grandi responsabilità ma anche grande perizia e capacità, che non sempre vengono riconosciute.
Vede, se io avessi un infarto in piena notte all·Elba, avendo gli stessi mezzi preferirei farmi curare dai colleghi di Portoferraio più che da un qualsiasi professore universitario, magari Ordinario di Cardiologia.
La saluto cordialmente, come vede ogni tanto siamo in disaccordo anche noi due 😀
G. Palombi
Ma in che mondo vivi??
Ma non ti rendi conto che hai finito di cantare?
Ma li leggi i giornali. Quello che hanno detto fino ad oggi
è solo la puntadell·iceberg.Tu ti trastulli con le trippe e
con le gatte.Beato te figlio mio.Tempo al tempo e vedre-
mo a chi verrà l·alzeimer precoce.
Scontri Roma, "avviati da sinistra"
Scuola, lo dice sottosegretario Palma
Gli scontri più duri avvenuti a Piazza Navona mercoledì, in occasione della protesta studentesca contro la riforma Gelmini, sono stati avviati da un gruppo di circa 400-500 giovani dei collettivi universitari e della sinistra antagonista che è venuto a contatto con gli esponenti di Blocco Studentesco (giovani di destra). Lo ha detto il sottosegretario all·Interno, Francesco Nitto Palma, nell·informativa urgente del governo alla Camera.
Messaggio per Fabio.
Una domanda: con quale delle tre "carrette" hai avuto il piacere di effettuare la traversata?
La prossima volta ti consiglio di effettuare una traversata con Tirrenia, visto che è meglio della Moby, però non ti lamentare se ti svegli invaso dalle zecche!
Buona giornata!
P.S. per tua opportuna conoscenza le tre "carrette" sono navi che hanno fatto la storia dei collegamenti commerciali tra Toscana e Sardegna, navi che trasportano rifornimenti di ogni tipo ai nostri amici sardi, navi dove lavorano seriamente decine di persone e sparare giudizi senza cognizione di causa come stai facendo tu mi fa veramente arrabbiare! :bad: :bad: :bad: :bad: :bad: :bad: :bad: 😎
La dimostrazione che siamo nelle mani di gente con la mente contorta è l·idea di fare quel "popò" di troiaio sul tetto dell·ospedale. Modificando adeguatamente lo spazio antistante l·ospedale si poteva relizzare sicuramente una piazzola di atteraggio. Se venivano tolte quelle quattro piante non era la fine del mondo.
Volendo si poteva comunque fare un qualcosa di rialzato e sotto sfruttarlo come parcheggio. Ma sicuramente le cose semplici costano poco e di conseguenza "rendono poco".
per "VOCINA" : due cose:
1: è vero i Medici che lei nomina sono due ottimi professionisti, ma non sono i soli
2: lei forse no sa che i dipendenti ospedalieri NON possono esprimersi liberamente sui blog, ma sono vincolati da un regolamento che prevede sanzioni fino al licenziamento.
La , [COLOR=darkred]Cosimo De’ Medici [/COLOR] società partecipata del Comune di Portoferraio, comunica che la piscina delle Ghiaie sarà chiusa da [COLOR=darkblue]sabato 1 a mercoledì 5 novembre 2008 [/COLOR] per lavori di manutenzione straordinaria all’impianto di riscaldamento.
AGLI "AMICI" DI PAESEMODERNO, CHIEDO GENTILMENTE DI CHIARIRE AGLI ELETTORI CAMPESI UTILIZZANDO UN SEMPLICE MA TRASPARENTE COMUNICATO STAMPA, LA POSIZIONE ASSUNTA DAL MOVIMENTO, FACENDO RIFERIMENTO ALLE NOTIZIE APPARSE NEI GIORNI SCORSI SULLA STAMPA E TV LOCALE, E CIOE’:
QUALE COLLOCAZIONE E IDENTIFICAZIONE POLITICA, ASSUME IL MOVIMENTO POICHE’ E’ APPARSO IN MANIERA INEQUIVOCABILE, L’ACCOSTAMENTO ALLA FIGURA DEI LANDI QUALI PROMOTORI DELL’INIZIATIVA ED APPARENTAMENTI VARI CON L·UDC. VISTA ANCHE, LA PRESENZA ALL·INCONTRO DEL 18, NON SOLO DELLA FAMIGLIA LANDI CON MOGLIE E FRATELLO AL SEGUITO, MA ANCHE QUELLA DI QUADRI DEL PARTITO LOCALI E NON.
OVVERO, RICHIEDO AI PROMOTORI DELL’INIZIATIVA, SE INTENDONO DISSOCIARSI DA QUALSIVOGLIA FIGURA POLITICA PRECOSTITUITA, VOLENDO PRECISARE LA LORO APPARTENZA O LIBERTA’ DI OPINIONE E CHE LE SUDDETTE COLLOCAZIONI POLITICHE, RISULTANO PRIVE DI FONDAMENTO E ASSOLUTAMENTE NON RISPONDENTI A VERITA’.
RINGRAZIO IN ANTICIPO PER L’ATTENZIONE.
Saluti. LP
[COLOR=darkblue]Fabrizio Alessandrini [/COLOR]
Marina di Campo
Ti garantisco che fuori da qui ci sono Comuni che tutte le cose che dici tu riescono a farle abbastanza bene, rispettando le medesime regole. Questione di uomini evidentemente.
Invece per le pale eoliche sul Tambone che farebbero corrente a gratis (dici tu) non sono tanto d·accordo.
Se nel conto ci metti tutto (ma proprio tutto: espropri, strade, grandi fondazioni, incentivi a fondo perduto e sulla produzione, e anche poi il vedertele tutti i giorni che proprio belline non sono) viene fuori che per noi comuni cittadini, che pagano le tasse, sarebbero tutto meno che gratis. Senz·altro meglio se invece ne mettessi una piccolina dietro casa tua e poi fra qualche anno ci dici come è andata.
x SOLE
Innanzitutto volevo ringraziarti x quello che hai scritto, per la semplicità di espressione, con la quale hai spiegato il tutto.
Io purtroppo per la troppa foga non ho la capacità di farlo (e questo è un mio grande difetto).
Inoltre volevo dirti che non mi sento arrabbiato, anche perchè penso che lo scambio di veduta possa essere un grande sistema per far del bene in generale, ed in questo caso alla nostra isola.
Odio solamente chi soltanto approfittando degli spazi concessoci (camminando, elbareport etc...) continua solamente a criticare e parlare male di tutto senza dare contributi costruttivi per la risoluzione dei problemi (che sono tanti) che attanagliano la nostra elba.
Ciao m.m.
Basta con queste proteste contro il decreto gelmini!!!
Se siamo arrivati a questi punti è grazie alla gente che appena ha un problema l· unica cosa che sa fare è fiondarsi in piazza a perdere tempo. E· grazie agli sprechi fatti fin ora , a quei professori che se la figlia deve tagliarsi i capelli , chiede una settimana di permesso .
E· ora che ogniuno capisca che per andare avanti bisogna darsi da fare ,non aspettare che qualcun altro lavori per noi e per risolvere i problemi non è necessario vestirsi da pagliacci e gridare a scuarcia gola nelle strade. C· è gente che quelle strade le deve utilizzare per andare a lavorare veramente!!!!!!!!!!!!!
vorrei che qualcuno mi spiegasse perche· la zona peep della pila non era stata inclusa nella zona blu cioe· a rischio inondazioni grazie chi e·quel deficente che aveva fatto la perimetrazione
:bad: vorrei tornare al tema moby :bad:
cio riguarda la sardegna. purtroppo devo constatare che la moby non e piu la bella compagnia di una volta. oggi e molto al di sotto della tirrenia. purtroppo esistono delle navi che non sono inserite nella flotta nel sito ma purtroppo ci sono. si chiamano luigi pa, eliana m, e giuseppe sa..... vere e proprie carrette del mare. servizio 0 ritardi continui. praticamente una totale schifezza. moby dammi retta.... o ti metti a posto o lascia spazio a compagnie piu serie. FUORI DA OLBIA NON TI VOGLIAMO PIU. E AL CARO ARMATORE CHE DICE DI SENTIRSI SARDO: VEDA DI SCENDERE DALLE NUVOLE... DI SARDO NON HA NIENTE !!!!!
Attenzione allarme per questa sera, saranno possibili precipitazioni molto forti ochhi aperti!
Caro Meoni hai fatto delle riflessioni interessanti, ma purtroppo non sono novità e specialmente nel nostro caro paese. Tutto giusto, le banche sono dei centri di usura legalizzati, danno i soldi solo ai ricchi per essere più ricchi e sono pronte a depredare i poveri, tengono per le "palle" i politici che a loro volta lavorano, manovrano e legiferano perchè i ricchi possano fare quello che ai poveri viene negato.
Così si sono creati i grandi centri di potere economico/commerciale, il solo vero potere, che cerca sempre di crescere a discapito dei poveri, che sono quella massa informe che alimenta i loro ineressi.
Al di là di queste riflessioni che sono paragonabili alla scoperta dell·acqua calda, c·è da chedersi di chi è la colpa? è solo nostra in quanto crediamo che i BENEMERITI DI TURNO gestiscano il potere per i nostri interessi e peggio ancora siamo convinti di essere in DEMOCRAZIA!! così tutte le volte, da secoli ormai, facciamo le nostre scelte per ridare il potere ai soliti che "pentiti e rinnovati" si ripropongono per continuare le loro speculazioni a nostro danno. COSA BISOGNEREBBE FARE? tutti lo sappiamo perchè il cervello ce lo abbiamo tutti, ma siccome sebbene "poveri si", siamo tutti della solita pasta e piuttosto di cambiare, preferiamo morire così.... sperando sempre di vincere all·Enalotto o che altro, per diventare anche noi ricchi e tirarlo nel "fondo schiena" agli altri. Già molti nel loro piccolo lo stanno facendo, si tutti quei vagabondi che hanno conoscenze parentele e appoggi politici e vivono alle spalle nostre in quei posti inutili dove si fanno cose inutili o non si fa niente, perchè non si serve a niente e si fanno scioperi perchè questa baraonda non abbia fine. Questi non diverrano ricchi, ma hanno trovato la manna da cielo e se la tengono stretta. IL FUTURO? l·hai presente la rivoluzione francese? Dalle una ripassatina, forse saprai cosa succederà tra poco o un po· più in là, dipende da quanto ci mettermo a toccare il fondo in modo irreversibile e a me sembra che stiamo facendo di tutto per accelerare i tempi.
P.S. Hai presente le uova di Pasqua? Di fuori belle colorate, con colori fiocchi e sfumature diverse!!! dentro hanno tutte le solite porcherie da due o tre centesimi che soddisfano solo i sogni e le fantasie dei bambini!
ECHO
Mi spiace rigirare il cosiddetto “coltello nella piaga”,ma occorre cercare di sviscerare il problema piuttosto che evitare di parlarne x rispetto e lasciare,di conseguenza,che cada nel dimenticatoio come tante altre volte.
Sarà xchè sono stata anch’io una delle tante vittime della cosiddetta Sanità,ma nn riesco a lasciar correre.
Fermo restando che nn reputo all’altezza del proprio compito gran parte del personale,sia medico che infermieristico,dell’ospedale di Portoferraio,è però un dato di fatto che una (purtroppo sempre in minoranza) parte di questo personale è più che meritevole di lode,sia x professionalità che x umanità.
Vero è anche che questa parte si trova a lavorare in condizioni poco consone alle proprie capacità.
Nn è x fare polemica,è solo x fare un esempio,ma qualcuno mi spiega che senso ha far venire dal Piemonte due bravissimi medici (Bollani e Ferrari,che ho avuto il piacere di conoscere nn solo in veste “professionale”) quando poi questi stessi medici nn hanno la possibilità di operare al meglio delle proprie competenze?
Allo stesso modo mi chiedo che senso ha investire proventi faraonici (delle ns tasche,nn ce lo dimentichiamo) x costruire una piazzola degna di Star Trek,quando con gli stessi soldi si potrebbe migliorare notevolmente lo stato del presidio ospedaliero già presente?
Nn dico che l’intervento dell’elicottero nn sia necessario,x carità,ma certo si abbatterebbero notevolmente le richieste di intervento anche e soprattutto in previsione di variabili fondamentali come il bollettino meteo.
E a prescindere dall’emergenza,nn ci meritiamo forse una struttura più che adeguata e funzionale anche solo x una visita specialistica o un’analisi del sangue?Perchè un malato deve essere costretto a trasferte sfiancanti?Nn basta forse il suo malessere e la sua preoccupazione come fardello da portare?E’ una colpa così grave quella di vivere su un’isola da dover essere espiata con questi calvari?
Ciò che più stupisce e fa male,in tutto questo,è il silenzio a oltranza da parte dei principali attori di questa Tragedia.Nn una parola sull’accaduto da parte dei ns sindaci.Possibile che di 8 nn ce ne sia uno che si è sentito il dovere di pronunciare una parola di cordoglio?Nn è forse una responsabilità anche loro se nn abbiamo,a tutt’oggi,una risposta seria in merito alla gestione dell’ospedale?Nn è un loro problema?Loro staranno sempre bene e godranno sempre ottima salute?
E il personale ospedaliero nn ha mai niente da dire quando succedono queste cose?Nessuno di loro protesta quando forse una vita può essere salvata ma ciò nn accade xchè nn sono nelle condizioni di poter lavorare al meglio?Sentiamo sempre le lamentele dell’utente a riguardo,ma nn ricordo di aver mai sentito un solo medico lamentarsi pubblicamente x come girano le cose “all’interno” su una questione così seria.Se sbaglio od ho poca memoria,correggetemi pure.
Nn è x fare polemica,ripeto.E’ che sto cominciando seriamente a pensare che in tutto questo,come al solito,qualcuno ci mangi e a questo punto mi piacerebbe tanto sapere chi è e xchè…
Nn ha un senso logico,tutto questo.Ed è semplicemente disumano.
“Non veniamo nel Terzo Mondo per portare una sanità da Terzo Mondo” (Gino Strada,fondatore di Emergency)
Occorre che qualcuno scenda dal piedistallo e cominci a dare risposte.
Personalmente sono stanca di sentire accennare a cose così basilari solo in previsione di future elezioni.
La verità è che i pifferai di turno ululano e strepitano solo x pochi mesi sui problemi della gente,ma appena si chiudono gli scrutini fanno tutti in fretta a dimenticarsi.E’ così da sempre,ma finora cosa è stato fatto di concreto?
Da quanti anni l’ospedale x noi è un problema?Così come la pulizia dei fossi,la manutenzione delle strade,le perdite d’acqua da fiume Nilo,la carenza di strutture di ogni tipo,i trasporti,i blocchi dell’Esaom…ecc…ecc…
Da quanti anni sentite lo Zorro di turno dire che “quest’amministrazione nn ha fatto niente,ma noi sapremo occuparci di voi al meglio”?Basta cambiare voto di preferenza tra qualche mese…
Da quanti anni?
Nn so se avere più paura di un ospedale che nn c’è o di chi mi promette che al prossimo mandato (messaggio subliminale:”se mi dai il voto”) farà scendere dal cielo Gesù Cristo pur di risolvermi il problema del parcheggio. 😎
Ho letto con attenzione l·interpellanza dei Consiglieri di opposizione del "Coraggio di Fare.." sulle complesse e delicate tematiche legate al PEEP di Campo.
Non posso non notare che, finalmente, anche il Dott. Marco Landi si sia accorto dell·importanza dell·argomento in questione, anche se leggermente in ritardo.
Detto questo, mi auguro che stavolta il Sindaco non sorvoli, in quanto interpellanza è complessa e le ben circostanziate domande dei Consiglieri di opposizione non ammettono alibi da parte della Giunta.
Gianluigi Palombi