Vai al contenuto
Camminando Camminando

Lascia un messaggio

 
 
 
 
 
 
I campi con * sono obbligatori.
Il tuo messaggio sarà online dopo l'approvazione della Redazione di Camminando.
Ci riserviamo il diritto di cancellare o non pubblicare il tuo messaggio.
113130 messaggi.
Politica a Capoliveri da Politica a Capoliveri pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 10:25
Mi sembra che nessuno abbia capito nulla di quello che è successo e succederà a Capoliveri dopo le dichiarazioni di Tortolini. Forse, a leggere i messaggi sconclusionati che si leggono su camminando, non lo hanno capito neanche i diretti interessati!!! Bene invece ha scritto Elbareport dove si mettono in dubbio le parole di Tortolini per quello che riguarda Capoliveri. La situzione irrespirabile che c·è in Comune è sotto gli occhi di tutti. Solo uno poco accorto avrebbe appoggiato una candidatura sicuramente perdente. E Tortolini non è uno sprovveduto. Allora espongo la mia teoria: - all·Elba Rifondazione è all·opposizione - poteva o potrebbe il PD perdere anche l·appoggio della Sinistra Democratica di Mussi, ancora molto influente da queste parti?? Certo che no. - allora per ora si fa un bell·accordo su Rio Elba dove ci si manda Alessi e poi si tranquillizza Capoliveri dicendo che si conferma un candidato zoppo. - intanto si fa bella figura con l·elettorato PD e non si fanno divisioni poi difficilmente ricomponibili - poi si tratta su una allenza a Capoliveri con SD e si vedrà che non ci sono le condizioni per un accordo a causa della canditatura dell·attuale Sindaco - al momento opportuno si vedrà che l·attuale sindaco non avrà neanche la possibilità di formare una lista e Tortolini chiederà un passo indietro al sindaco - il sindaco dirà che ha impegni di lavoro inderogabili e così sarà fatto fuori senza colpo ferire - la SD appoggerà il nuovo candidato e tutti uniti, ma oramai non credibili, andranno a perdere le elezioni ma avranno messo fuori gioco quello che ha fatto tanto del male ad un paese. Capoliveri avrà comunque vinto. E tutti vissero felici e contenti
Michelangelo Zecchini da Michelangelo Zecchini pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 10:07
[SIZE=4][COLOR=blue]Stile e buon senso. A dispetto dei deretani di pietra [/COLOR] [/SIZE] Finalmente ho potuto leggere un intervento sereno e sensato, scevro da particolarismi e davvero ispirato dalla nobile preoccupazione per il futuro della comunità. Non è cosa da poco, specie se rapportata al clima di pesante ostilità e di revanche che a Marciana Marina si respira da quando al governo del paese gli elettori hanno democraticamente mandato un gruppo di ‘ragazzi’. Non c’è dubbio : altri ‘ragazzi’, quelli della Sinistra Marinese, hanno dato un’ autentica lezione di metodologia politica a molti, ma soprattutto a quei gerontocrati dai fondelli ipergravitazionali – più popolarmente detti deretani di pietra – la cui filosofia di vita è segnata da una sorta di attrazione fatale per la poltrona. Per esporre il problema del destino dell’area portuale, molto sentito dall’intera popolazione e quindi prioritario, la Sinistra Marinese ha adottato, a mio avviso, un esemplare comportamento politico d’opposizione. Senza fare sconti all’amministrazione, che viene richiamata con decisione a una migliore trasparenza e a una maggiore sensibilità verso le richieste di partecipazione, la Sinistra esamina difetti e pecche della situazione attuale, antieconomica per la collettività; dichiara di non avere soluzioni miracolistiche a portata di mano, anche perché non conosce i termini esatti del problema; sprona la giunta a non dormire e mette il proprio contributo a disposizione per il raggiungimento del bene comune; conclude che è necessario cambiare, senza indugi, con occhio attento alla normativa vigente. Insomma : capacità di analisi e di sintesi, con semplicità, con stile. E con la giusta dose di buon senso. Che, a dispetto di quel che pensano i deretani di pietra, alberga anche nella verde età. [COLOR=blue]Michelangelo Zecchini[/COLOR]
Arch. Massimiliano Pardi da Arch. Massimiliano Pardi pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 9:37
[SIZE=4][COLOR=blue]Corso Nazionale di Bioarchitettura - PORTOFERRAIO anno 2009 [/COLOR] [/SIZE] La Sezione di Bioarchitettura di Livorno dell’Istituto Nazionale di BioARchitettura® organizza il Corso Nazionale di Bioarchitettura. Si tratta di un corso base di 100 ore che permette di intraprendere un percorso formativo sui temi fondanti la bioarchitettura, disciplina di forte valenza sociale, culturale ed economico ambientale. Il Corso è aperto a tutti professionisti e non. Il corso base si dovrebbe attivare nel mese di Marzo/Giugno 2009, mentre entro il 20 dicembre 2008 si richiede una Pre-Adesione al Corso (senza alcun impegno economico), solo per permettere alla Sezione di verificare se ci possa essere interesse per tale iniziativa. (per adesioni mandare via e-mail a [EMAIL]livorno@bioarchitettura.it[/EMAIL]) Durata del corso: 100 ore di lezione ed sopralluoghi in cantieri Calendario: - le lezioni si terranno il venerdì pomeriggio (orario indicativo 14 – 19) ed il sabato mattina (orario indicativo 8 – 13). - numero partecipanti: min. 30; - quota di frequenza: euro 900 (+ iva); - esame finale euro 83,3 + iva (facoltativo). Per ulteriori informazioni e per scaricare il Modulo di Iscrizione si può andare sul il Sito [URL]www.bioarchitettura.it[/URL]
AIGLONVIAGGI da AIGLONVIAGGI pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 8:46
X INFO da X INFO pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 6:20
Ma mirate che so dieci anni che funge cosi a capoliveri. I furbi dietro le quinte e i predicatori a consuma le corde vocali. Ma un ci so ancora arrivati a capi ?? Ballerini ha rotto i filoni!!!! Un c·è piu trippa pe gatti. E poi dovemo crede in partito? I partiti li fanno l·omini e le donne?? A bon intenditor poche chiacchiere......
x Ovvius da x Ovvius pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 6:15
Questo è successo ad agosto e ne è stato parlato a sufficienza ma te dove eri? [SIZE=1]Bengasi - Il premier Silvio Berlusconi e il leader libico Muammar Gheddafi hanno firmato a Bengasi, in Libia, l·Accordo di cooperazione e amicizia tra Roma e Tripoli. Lo hanno riferito fonti di Palazzo Chigi. La cerimonia di firma dell·accordo si è svolta simbolicamente nell·edificio che ospitava a Bengasi il quartier generale del governo italiano durante l·occupazione coloniale dal 1911 al 1943 ed è stata accolta da un lungo applauso da parte dei presenti delle due delegazioni. "La firma di questo trattato di amicizia, parternariato e cooperazione ha una portata storica e chiude definitivamente la pagina del passato". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo aver firmato. Contemporaneamente il premier ha restituito nelle mani di Gheddafi la Venere di Cirene, scultura trafugata da archeologi italiani nel 1913, subito dopo l·occupazione coloniale. Gheddafi: porte aperte alla cooperazione "Questo storico accordo apre le porte per una futura cooperazione e partnership tra l·Italia e la Libia". Così il leader libico Muammar Gheddafi ha salutato la firma con il premier Silvio Berlusconi. Ferite profonde Il premier Silvio Berlusconi ha rinnovato le scuse dell·Italia al popolo libico per l·occupazione coloniale della Cirenaica e della Tripolitania, riconoscendo "le ferite profonde inferte al popolo libico dalla colonizzazione italiana". Lo ha affermato in un discorso a Bengasi seguito alla firma dell·Accordo. Risarcimento L·Italia verserà alla Libia cinque miliardi di dollari nei prossimi 25 anni a titolo di risarcimento per il passato coloniale. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi arrivando a Bengasi prima della firma del trattato di amicizia e cooperazione tra Roma e Tripoli. "L·accordo si baserà su una somma di 200 milioni di dollari all·anno per i prossimi 25 anni sotto forma di investimenti in progetti infrastrutturali in Libia", ha aggiunto il presidente del Consiglio. I danni del passato coloniale L·accordo "deve mettere fine a 40 anni di malintesi: c·é un riconoscimento completo e morale dei danni inflitti alla Libia da parte dell·Italia durante il periodo coloniale", ha detto il premier. Autostrada costiera I risarcimenti per cinque miliardi di dollari che l·Italia verserà alla Libia nei prossimi 25 anni prevedono investimenti anche per un· autostrada costiera che attraversi tutta la Libia, dall·Egitto alla Tunisia. L·intesa, ha spiegato ancora il presidente del Consiglio, prevede inoltre la costruzione di 200 alloggi nel Paese nordafricano, borse di studio per studenti libici e pensioni di invalidità per quei mutilati vittime delle mine anti-uomo poste dall·Italia su territorio libico durante il periodo coloniale. Insieme contro i commercianti di schiavi Italia e Libia combatteranno insieme "contro i commercianti di schiavi" nel contrasto all·immigrazione clandestina, ha detto il Cavaliere. A fronte degli indennizzi, Roma si attende infatti la piena collaborazione da parte della Libia nel contrasto all·immigrazione clandestina e l·attuazione dell·accordo già firmato nel dicembre 2007 per il pattugliamento congiunto delle coste libiche dalle quali salpano fiumi di migranti verso Lampedusa.[/SIZE]
Ai Portoazzurrini da Ai Portoazzurrini pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 6:05
All· Elba a volte sembra di essere nel paese dell· assurdo! A Porto Azzurro, costruite piazze per milioni di euro e poi siete costretti a vendervi la biblioteca per far fronte alla valanga di debiti da cui siete sommersi? Che razza di amministratori avete? Attenti che questi vi portano alla bancarotta e la dissennata amministyrazione del denaro pubblico, la pagherete voi coll· aumento vertiginoso delle tasse nei prossimi anni, quando questi che vi governano se ne saranno tornati a casa!
MIGRAZIONI da MIGRAZIONI pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 5:38
OVVIUS da OVVIUS pubblicato il 10 Dicembre 2008 alle 0:41
Scusate se insisto ma qualcuno ha avuto altre notizie della marea di soldi che il nostro governo ( e quindi noi) ha versato alla Libia di Gheddafi? Ammettiamo che ci sia stata una ragione valida, e·normale che non ne parli nessun media ? Ma siamo tutti scemi ? Bisogna picchiassi per decidere se vadano bene 40 euro di tessera per il pane e 4 di Sky e si sta tutti zitti su milioni e milioni buttati per costruire chissa cosa il Libia? Almeno ci costruissero qualcosa, questa è stata solo una maxitangente a scapito di chi? Possibile che ci sia in Italia un giornalista ogni tre persone e nessuno ci dice nulla ? w le pecore e i pecoroni, e beato chi ci crede............
ROMANA DA SETTE GENERAZIONI da ROMANA DA SETTE GENERAZIONI pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 22:42
Consiglio a "Paese mio" di valutare con la massima prudenza l·unico "contro-invito" ricevuto, anche alla luce delle ottime definizioni segnalate da Paradosso e considerazioni di Pasqualino (cui va il mio plauso). Al "contro-invito" penso sia adattabile una famosa poesia di Trilussa, che, spero, susciti il solito sorriso arguto dei Capoliveresi. L·agnello infurbito [COLOR=darkblue]"Un lupo che beveva in un ruscello vidde, dall· antra parte de la riva, l· immancabbile Agnello. -Perché nun venghi qui? - je chiese er Lupo - L· acqua , in quer punto, é torbida e cattiva e un porco ce fa spesso er semicupo. Da me, che nun ce bazzica er bestiame, er ruscelletto é limpido e pulito... - L· Agnello disse: - Accetterò l· invito quanno avrò sete e tu nun avrai fame." [/COLOR]
ROMANA DA SETTE GENERAZIONI da ROMANA DA SETTE GENERAZIONI pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 22:21
CaraMichela, mi piace la foga con cui difendi le tue opinioni. Sarà….perchè sei intelligente, giovane, donna (in campana, l’ultimo attributo potrebbe rivelarsi un Boomerang !) Sarà….perchè, ringraziando Dio, ho raggiunto una …certa età Sarà…perché, anche a me, hanno dato della quarantenne, pur avendo 20 anni ed ero orgogliosa di apparire, forse senza esserlo, persona matura, sinonimo di orgoglio e non offesa anche perché, a 40 anni non mi sentivo, in maniera assoluta vecchia. Sarà… perché, ho frequentato l’Avviamento. Per chiarire, in quegli anni per accedere alle Medie, era necessario sostenere un Esame di Stato o ammissione e poche famiglie erano in grado di sostenere i costi dei corsi e delle tasse scolastiche; al massimo era un sacrificio familiare da affrontare per il figlio maschio. Sarà….per questo , che mi sono diplomata, a mie spese, con i figli già grandi e laureati. Oggi, grazie a te mi scopro meno indulgente nei confronti dei miei coetanei. Certo, W i vecchi! Ci mancherebbe! Ma lo siamo mentalmente diventati così presto da aver già dimenticato quanto noi (spero anche Voi) abbiamo rotto i zi…bidei a tutti? Ci sembrava un nostro diritto, dovere, ed era giusto, buono e sacrosanto farlo. Mi sembra riduttivo ed inconcepibile nel 2008, non dimostrare comprensione o tolleranza, per l’inesperienza dovuta alla giovane età, che sotto alcuni aspetti risulta più difficile, se paragonata alla nostra, forse più “fortunata” perché non hanno provato le nostre privazioni? Quale uomo o donna non ha lavorato perché al proprio figlio fossero risparmiate? Ammiriamo i pochi giovani, purtroppo, che, esattamente come noi, hanno ancora il coraggio e la voglia di parlare, infischiandosene del rischio di sbagliare. Anche ai nostri tempi…(bene, ho avuto il coraggio di scrivere la frase che odio di più) qualcuno criticava, non capiva, ma c’era anche chi , come mio padre, intelligentemente, per dimostrarci che anche un vecchio poteva capire i giovani per un periodo si fece crescere i basettoni (io, ancora troppo giovane,non riuscivo a cogliere la bonaria ironia e provocazione). Per concludere, alla elbana, vogliamo sentirci dire: “Ditemi quel che sono, non quello che ero…” Non posso sapere quel che sarà, l’unica cosa di cui sono certa, cari amici coetanei, che, senza i giovani, non esiste futuro, neanche per noi. Un caro saluto.
Giulietto da Giulietto pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 21:49
Rispondendo al grande Giulio aggiungerei qualcosina al riguardo. E· scandaloso il modo in cui, sindaco, e compagni di merende, hanno mentito spudoratamente, sapendo di mentire. Piu· responsabile era dire," la piazza rimane chiusa perche· altrimenti due consiglieri se ne andranno e io dopo cosa faro·? Ma,....... se viviamo il centro e abbiamo gli occhi, vediamo che la piazza di fatto non e· MAI stata chiusa,e· veramente una grande presa per il c--o per tutti, cittadini e commercianti,esclusi quei due bar che grazie alla COERENZA, di sera hanno a disposizione un grande parcheggio tutto per loro. Sindaco, ci vorrebbe solo un po· di buon senso...............
rogky da rogky pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 20:40
Ciao Fabrizio e un saluto a tutti i lettori, volevo portare a conoscenza che x coloro che si sono recati a marina di campo in località la foce negli ultimi tempi può darsi che abbiano notato alcuni tubi in gomma di colore nero accatastati nei pressi del ponte, pare che servano per creare un ponte provvisorio poiché UDITE UDITE il ponte attuale dovrebbe essere demolito per farne un·altro nuovo con un·arcata maggiore, cioè farne un·altro più alto per avere in pratica una maggiore luce tra il ponte e il torrente sottostante, nella mia ignoranza e visto i tempi che corrono forse non sarebbe stato meglio dragare il fosso? cioè abbassare il letto del torrente? pare che negli anni 60/70 gente del posto trasportava la rena/sabbia che si fermava sotto il ponte in altri luoghi, in quegli anni è mai tracimato il fosso? la domanda sorge spontanea ci avrà pensato chi di dovere qual·era la soluzione migliore? di sicuro dormiremo sonni tranquilli sapendo che il denaro delle nostre tasse è gestito bene. Vorrei spendere una parola sulla questione Provincia o Comune secondo me metterei a referendum anche anche la possibilità di scegliere se restare con la provincia di Livorno andare con quella di Grosseto o istituire il porto franco es. campione d·Italia.
Per Info da Per Info pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 20:16
Un ci poi crede? Ci si tu e Rossi che un ci crede. Ma sai quant·è che il burattinaio tira i fili,la foresta si fa li c.......zi sui, e il predictore un ha più voce a forza di sbraità per la Piazza? Chi un ha capito è perchè un vole capì......
FACILMENTE da FACILMENTE pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 18:44
Scusate, ma Tenews potrebbe inserire qualche altra notizia? Ogni volta che apro la pagina, do scossa.
robbaccia da robbaccia pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 18:43
LASCIATE PERDERE LE PROVINCE ... ... Lasciatele perdere, le province. Servono unicamente amministratori locali veramente capaci, di quelli che picchiano i cazzotti sulle scrivanie piene di scartoffie e si fanno valere. Ma se dicono che la provincia rossa ostacolerebbe i cosiddetti Comuni di altri colori o viceversa, vi pare che il problema si possa risolvere con l·istituzione di un·altra provincia? Dovremmo riempire l·Italia intera di una miriade di micro province che, oltretutto, sono fra gli enti più inutili che ci possano essere. Risparmiamoci ·sti soldi, piuttosto, che è meglio ........!!!
monitor da monitor pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 17:15
Concordo con martinenghi, il nemico dell·elba è la provincia di livorno che qui all·elba mette solo vincoli mentre nella costa tirrenica si vede affiorare stanziamenti per il turismo vedi porto turistico di rosignano ,castiglioncello e piombino. qui invece solo vincoli è ora di dire basta... è ora che noi elbani dobbiamo farci sentire , soprattutto a firenze nei palazzi della regione, basta con livorno rossa e le loro politiche bulgare e di comodo per i loro compagni
info da info pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 15:44
un ci posso crede!!!! La SD che appoggia la destra! o lui un era quello che a 10 anni andava già con l·Unità sotto il braccio? Ci so voluti un po di anni ma finalmente ha gettato la maschera. Ora tocca a chi sta con lui (soltanto di nome e non di fatto, comunque) a prende le dovute distanze e a porgli degli interrogativi a cui chissà come risponderà...e quell·altra finalmente in modo palese darà una mano al marito, sono anni che le cose staveno così ma si voleva fa finta di non vedè.Comunque credo il gioco non finisca qui ce ne saranno ancora delle belle!!!!!
Stefano Martinenghi da Stefano Martinenghi pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 15:34
[SIZE=4][COLOR=darkblue] SI’A REFERENDUM COMUNALI PER NUOVA PROVINCIA O COMUNE UNICO [/COLOR] [/SIZE] Grazie ad un quotidiano nazionale che raccoglie firme per l’abolizione delle Province, è tornata d’attualità la questione: servono e vanno conservate, o sono inutili e vanno abolite? Chi conosce la Storia e l’amministrazione dello Stato sa che sono ineliminabili, come ha ammesso a Porta a Porta la scorsa settimana anche il Ministro del Tesoro Tremonti. Perchè affondano le radici nei liberi Comuni del Rinascimento, poi divenuti Repubbliche, Principati e Regni regionali, fino all’unità d’Italia del 1860. I Comuni dominanti di allora sono le Province di oggi, come i Regni dell’800 spesso coincidono con Regioni odierne come la Toscana. Allora questi Comuni riscuotevano tributi per la difesa di strade, fiumi e mari del territorio dal nemico o calamità naturali; secoli dopo gli stessi Comuni, ora Province, assistono il territorio nella difesa dalle calamità naturali, nella realizzazione delle infrastrutture e dello sviluppo economico. Tale struttura amministrativa su tre livelli territoriali – con la Provincia in mezzo a far da “mediatrice”- si è dimostrata funzionale, in un’Italia che ha negli oltre 8.101 “liberi” Comuni e 104 province le vere fondamenta della Nazione, la più “giovane”d’Europa. Sorta, all’opposto degli altri Paesi “centralizzati” da secoli, riunendo a forza i diversi Regni regionali sparsi per lo stivale e con essi le diverse“congreghe”, lobby e mafie che lo condizionano ad ogni livello. Così il cauto legislatore del dopoguerra ha preferito tre corpi di polizia e servizi segreti in concorrenza fra loro per evitare “golpe”, ed ha mantenuto sotto l’Amministrazione centralizzata dello Stato i tre livelli preesistenti di amministrazione territoriale; con competenze spesso sovrapposte e poteri di veto incrociati, per minimizzare la malamministrazione. Un sistema di “contrappesi”, che solo l’imbarbarimento dell’etica politica attuale ha paralizzato, che deve essere rinnovato non estinto. Perché se oggi se una regione “azzurra” o “rossa” ha una Provincia di colore opposto, questa ostacolerà ogni sua iniziativa, forte del proprio potere; se dello stesso colore ostacolati saranno invece i Comuni “dissidenti” di diverso colore. Così questa politica ha ridotto l’Italia. L’Elba Arcipelago appartiene alla “rossa” Provincia di Livorno della “rossa” Regione Toscana e vanta Storia, tradizioni, territorio, economia, ed orientamento politico distinti da essa. Non deve dunque stupire né una politica livornese a sfavore dell’Elba e favore della costa; né il progressivo storno delle tasse elbane investite altrove in Provincia; né il trasferimento in atto delle nostre infrastrutture amministrative: Catasto, ASL, Tribunale, Conservatoria, 115, Ospedale; né, di conseguenza, che sempre più elbani avvertano la necessità di divenire nuova Provincia. Sarebbe pertanto opportuno, come ormai si sente da più parti, dare modo ai cittadini di esprimere democraticamente la propria preferenza tra Comune unico e nuova Provincia, appresi pro e contro di entrambe le soluzioni istituzionali, che nessuno deve imporre. Il mezzo previsto da Costituzione e Legge 267/2000 sugli enti locali è il referendum comunale. Basta poco per realizzarlo e sarebbe interesse di tutti. [COLOR=darkblue] Civiltà Elbana Stefano Martinenghi [/COLOR]
LA LOCANDIERA da LA LOCANDIERA pubblicato il 9 Dicembre 2008 alle 13:38
X Bruno Paternò Mi fa piacere vederLa ogni tanto sul blog. Più in là, Le invierò gli Auguri Natalizi. Per adesso La saluto cordialmente.....gentile Fornareto. 🙂