113130 messaggi.
x
risposta cittadino capoliveri rally.....
Ma ancora con questo rally, guarda che è finito da circa un mese. invece di scrivere certe cavolate!! chi paga? informati! guarda che chi corre paga l'iscrizione e sono tanti eurini moltiplicalo per quanti sono gli iscritti e poi trai le conclusioni poi ci sono gli sponsor!
Stai sereno che tra poco viene l'inverno cerca di stare al caldo
Vorrei che i vigili urbani di Capoliveri facessero rispettare il codice della strada a chi, maleducatamente occupa lo spazio riservato ai pedoni.
DI fronte alla sede della polizia municipale si è costretti a camminare nella carreggiata, rischiando di essere investiti dalle auto e dai pulman che transitano o fanno manovra nella piazza. Gli spazi pedonali sono perennemente occupati da scooter, vasi con piante e fiori, sedie di persone che abitano nel palazzo adiacente .
Trattasi di divieto di sosta e occupazione abusiva di suolo pubblico
La palestra delle medie doveva essere finita già da un po', invece non è ancora pronta e non si sa ancora quando lo sarà e se lo sarà. Ennesimo fallimento di questa giunta.
Il 10 ottobre la corte dei conti vuole spiegazioni sul disastro economico, speriamo che il comune venga commissariato e ci liberino da questa agonia.
A primavera mandiamoli a casa
Non so chi paghi ma il rally costa minimo più di 100.000 euri
Esiste davvero l'Incompatibilità di un s indaco con debiti tributari verso il comune?
Chiedo per un amico
Sono d'accordo per me vergognoso spendere quanto si sente per il campo sportivo ma infatti non ci credo.. perché per adesso sono solo voci, almeno fino ad ora che è sancito ufficiale che sono 60 mila euro in più a qualcosa, ma in più a quanti? qualcuno lo sa?, visto che qui c'è gente informata.. Ecco perché l'ultimo consiglio "straordinario", e poi perché straordinario non capisco è stato dichiarato tre giorni prima con il sabato e domenica in mezzo, così La minoranza non ha avuto tempo per documentarsi se necessario o chiedere dei documenti. Cmq, complimenti a Tagliaferro che giustamente pone delle domande, mentre sul sindaco meglio se mi taccio se considera importanti le tribune che gliele poteva fare il calabrese con 10 tubi innocenti per la gente che segue la squadra di seconda categoria. Ma una bella rinnovata alla gradinata e basta no che è già spaziosa e robusta e levare la ferraglia accanto?
DIFENDIAMO LA NOSTRA CARDIOLOGIA.
Una visita, un consulto, un ECG in tempi brevi può salvarci la vita
Alla soglia del 2024 la nostra Isola è ormai quasi senza Cardiologia a causa di richieste e dinieghi e fantomatiche inopportunità che ostacolano le opportunità di creare un piccolo reparto Cardiologico.
Sia l’Azienda Sanitaria, sia la Politica da mesi sanno che causa pensionamento la Cardiologia (servizio indispensabile per una popolazione lontana dai centri cardiologici salvavita) sarebbe rimasta con un solo cardiologo che può garantire 6/7 ore al dì e non tutti i giorni alle attività ambulatoriali poiché tutto il carico dell’intero servizio cardiologico del nostro ospedale, comprese le emergenze e consulenze, sono a suo carico quale unico specialista cardiologo rimasto. Come è logico, questa situazione si ripercuote gravemente sull’utenza che alla richiesta di poter fare una visita Cardiologica per un dolore toracico, affanno (anche a riposo) capogiri, palpitazioni, svenimenti per i quali deve subito consultare un cardiologo, riceve come risposta che le visite sono sospese e le agende di prenotazione sono momentaneamente chiuse in attesa di un riordino del servizio.
Cosa inquieta è che fino a qualche mese fa il nostro ospedale vantava, con la Medicina Generale, il Pronto Soccorso e il nuovo servizio di Chirurgia, una valida e funzionale Cardiologia che spesso si è distinta come nel settembre del 2022 che in collaborazione con altre realtà specialistiche interne, salvarono una turista colpita da infarto o come nel giugno 2023 che grazie ad un vero e proprio “Ponte Tecnologico” riuscirono a salvare una persona senza la necessità di trasferirlo in altri centri della costa. Di quella Cardiologia composta da ottimi specialisti e diretta da una Direttrice con funzioni di primaria cardiologica in vari ospedali non esiste quasi più traccia.
Siamo consapevoli che è cosa quasi impossibile che ci venga assegnato un Cardiologo in tempi brevi però si contava moltissimo sul progetto Regionale (investiti 2,5 milioni di euro) “Anch’io all’Elba” ( come ne hanno beneficiato altri servizi e reparti fra tutti la Dialisi) il quale potrebbe consentirci di avere specialisti in breve tempo dando così la possibilità alla Direttrice/Primaria di riorganizzare quel servizio qual è la Cardiologia, tanto utile e determinante per gli Elbani.
Abbiamo sentito nei giorni scorsi un paio di Cardiologi che vorrebbero venire all’Elba se non fosse che il FAMOSO progetto Regionale tanto enfatizzato “Anch’io all’Elba” non contempla la disciplina “Cardiologia”
ASSURDO, si fa un progetto milionario per dare medici all’Elba ma si mettono dei paletti per limitarne l’accettazione
Alla luce di questa anomalia chiediamo alla Regione Toscana di modificare il bando estendendolo ad altre discipline come la Cardiologia di cui l’Elba ha bisogno.
ELBANI, possibile che qualunque cosa si faccia per migliorare la Sanità Toscana c’è sempre una postilla che ci escluda? NON E’ STRANO TUTTO QUESTO?
La Cardiologia è un servizio salvavita e NON può essere dimenticato.
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)
Questo è quanto si legge oggi in un articolo su "Repubblica":
"Le batterie agli ioni di litio che alimentano i veicoli elettrici, ma anche gli smartphone che usiamo ogni giorno, sono generalmente sicure ma in alcune circostanze possono diventare infiammabili.
In un veicolo elettrico, le batterie agli ioni di litio sono raggruppate sotto forma di celle cilindriche in diversi moduli e pacchi. Questa ripartizione consente di bilanciare meglio la carica tra le celle e di gestire in modo più efficiente il calore. Per garantire un corretto funzionamento dei veicoli, e soprattutto uno standard di sicurezza adeguato, c’è bisogno di accorgimenti specifici - dai sistemi di raffreddamento all’isolamento termico - che siano in grado di prevenire, oppure di arginare, il surriscaldamento delle batterie agli ioni di litio.
Mentre le auto a benzina possono incendiarsi a causa di perdite di carburante, collisioni o malfunzionamenti del motore, le auto elettriche possono andare in fiamme a causa di una reazione chimica che avviene all'interno di batterie danneggiate e che porta a un surriscaldamento della temperatura e a una conseguente "fuga termica".
Se il surriscaldamento delle batterie non viene (o non può) essere contrastato, può divampare lentamente un incendio più o meno grande (e più o meno grave).
Questo può verificarsi, per esempio, se: esistono difetti di fabbricazione che possono causare una fuga termica; le batterie vengono esposte in modo prolungato a temperature estreme; una forte collisione o un forte impatto danneggia le batterie al punto di compromettere la loro struttura, con le parti interne delle varie celle che possono venire a contatto in modo inappropriato; un oggetto esterno penetra i moduli delle batterie alterando il loro stato.
Gli ultimi due casi, in particolare, potrebbero essere all’origine delle fiamme che sono fuoriuscite dal bus precipitato da un cavalcavia tra Mestre e Marghera. Il forte impatto del veicolo elettrico con il terreno potrebbe aver danneggiato le batterie agli ioni di litio e causato una conseguente fuga termica. Tuttavia Il procuratore di Mestre, Bruno Cherchi, ha detto ai giornalisti che "non risultano particolari fiamme né un incendio in senso tecnico del bus precipitato". C'è stata invece "una fuoriuscita di gas dalle batterie del litio che costituiscono il camion" e su questo la magistratura sta facendo accertamenti. Le batterie, in ogni caso, sono state messe in sicurezza e sotto sequestro.
In uno dei video amatoriali girati poco dopo l'incidente, in cui un padre estrae da un finestrino del bus la figlia, effettivamente si vede fuoriuscire del fumo dalla parte anteriore del veicolo ma non c'è traccia, apparentemente, di fiamme.
Per il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia, Mauro Luongo, "a complicare le operazioni di soccorso sono state le batterie che hanno preso fuoco con l’impatto. Le batterie hanno delle criticità quando sono calde, abbiamo dovuto aspettare che si raffreddassero per rimuoverle".
Mestre, il comandante dei vigili del fuoco: "L'estrazione delle persone dal pullman è stata complicata"
Massimo Fiorese, amministratore delegato dell'azienda La Linea Spa a cui apparteneva il bus precipitato, sostiene invece che "l’autobus non ha preso fuoco, ha fatto solo qualche fiammella. Essendo elettrico, se avesse preso completamente fuoco sarebbe stata una tragedia anche peggiore".
Il modo in cui divampano le fiamme, in effetti, è un'altra differenza chiave tra gli incendi causati da un'auto elettrica o da un'auto a benzina. Nel primo caso le fiamme si propagano abbastanza lentamente, mentre nel secondo avvolgono i veicoli in pochi istanti, accompagnate da forti esplosioni. Quando le batterie vanno a fuoco, inoltre, generano roghi intensi che durano molto tempo e che possono essere potenzialmente tossici.
Nel caso delle batterie, inoltre, non è raro assistere al divampare di nuove fiamme anche quando sembra che l'incendio sia stato sedato. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui quelle del bus di Mestre sono state subito rimosse e messe in sicurezza dai vigili del fuoco di Venezia.
Non esistono studi in grado di certificare, con estrema certezza, se i rischi di incendio legati ai veicoli elettrici siano superiori (o inferiori) a quelli delle auto a benzina. Anche le statistiche non aiutano: i primi sono presenti su strada in un numero sensibilmente inferiore alle seconde.
Pare invece universalmente riconosciuta, soprattutto tra i soccorritori, la maggiore difficoltà nell’estinguere le fiamme generate dalle batterie agli ioni di litio. In questo caso, infatti, un generoso flusso d’acqua non solo è insufficiente ma potrebbe addirittura peggiorare la situazione. Questo è dovuto alla reazione chimica che avviene quando le batterie agli ioni di litio entrano in contatto con l'acqua: viene infatti prodotto gas idrogeno infiammabile che può alimentare le fiamme.
Nel 2021 i vigili del fuoco di Austin, in Texas, hanno raccontato di aver spento un'auto elettrica in fiamme con una quantità d'acqua 40 volte superiore alla norma, proprio a causa delle batterie agli ioni di litio del suo motore. Il veicolo in questione era una Tesla, vale a dire una macchina elettrica prodotta dall'azienda di cui è amministratore delegato Elon Musk.
Esiste un sito, chiamato “Tesla Fire”, che raccoglie tutti gli episodi di auto Tesla in fiamme a causa delle loro batterie: i casi “confermati” sarebbero 204 negli ultimi dieci anni. Il dato è significativo in quanto l’azienda guidata da Musk è la seconda casa automobilistica al mondo per numero di veicoli elettrici prodotti.
Il numero complessivo delle auto che vanno a fuoco ogni anno, solo negli Stati Uniti, è ben più alto: sono circa 117mila stando ai dati raccolti dalla National Fire Protection Association, un’organizzazione no-profit che punta a ridurre le morti dovute a incendi di qualsiasi natura."
Nella seduta consiliare dello scorso 25 settembre l’amministrazione Allori, lasciata sola dalla minoranza, per validi motivi, ha rettificato una delibera per incrementare il capitolo relativo al rifacimento delle tribune del campo sportivo di calcio, di euro 61mila. Un’opera che pare arrivi a costare più di un milione e mezzo di euro. Il solo Tagliaferro, anch’esso consigliere di maggioranza, ha chiesto spiegazioni affermando che sono stati spesi molti soldi per il progetto del campo sportivo ed è stato poi liquidato dalla sindaca con la scusa dell’aumento dei costi.
Io chiedo alla minoranza, se davvero a Marciana Marina abbiamo bisogno di queste mega opere, come ad esempio la palestra che forse un giorno sorgerà all’interno dello sporting club, anche questa costata più di un milione di euro.
Un paese allo sbando più totale, con una periferia dimenticata dal signore ed un silenzio sulle scelte di questa strampalata amministrazione che fa preoccupare.
Ora che c'è la rotonda bisogna interdire ogni svolta che significhi attraversare la corsia del senso di marcia opposta.
Delimitatori di carreggiata rialzati nei pressi delle varie traverse. Obblighi di svolta e doppia striscia continua su tutta la strada.
Eliminazione dei pini con allargamento di carreggiata
Avete le mani sporche di sangue.
Vergogna
Se l' autobus non fosse stato elettrico, si sarebbero avuti tutti questi morti per l' incendio del mezzo? So che molti hanno dei dubbi sull' uso di queste auto completamente o in parte elettriche, proprio per questo rischio.
Agli esperti la parola.
L'è tutto sbagliato, tutto da rifare. E chi se ne frega di chi ha speso 50 euro di raccomandate e di chi ha mutuo e prestiti da pagare. I più deboli devono sottostare alla decisione di chi ha un briciolo di potere e lo gestisce a seconda della direzione del vento. E la politica , tutta, tace. Vergogna! Vergogna! Vergogna!
X Toremar X Emiliano
Avete ragione noi residenti iil biglietto e carissimo al bar prezzi assurdi.
Non contare l’estate per uscire dalla macchina bisogna essere una acciuga ma i controlli li fanno? a giugno mio figlio e mia mogli sono dovuti stare fuori dalla macchina che non potevano entrare con tanto di foto,MA I SINDACI PER QUESTA SITUAZIONE NON C’è UNO CHE PARLI .
Oltre i turisti che pagano veramente tanto basta vedere le presenze quest’anno i turisti non vengono più ,basta vedere Follonica,Castiglione della Pescaia ,porto santo stefano ,erano pieni .
Con il biglietto della nave ci fanno i fine settimana in quelle strutture e noi elbani ad aspettare e stare zitti,
In FRANCIA NON LO PERMETTONO TUTTO QUESTO .ISOLA AL tAPPO PER NON DIRE ALLA FAME
Le rimostranze del cittadino per i costi del passaggio in nave con Toremar è l'evidenza che i Sindaci che hanno profuso la loro intelligenza nel fare un documento su quello che chiamano il nuovo bando per la continuità territoriale hanno detto bischerate.
per i collegamenti da e per l'Elba ci sono condizioni di mercato con ben 4 compagnie marittime che operano sebbene una solo in estate. la continuità territoriale assistita dallo Stato ha ragione di essere laddove non ci sono condizioni di mercato, cioè laddove si rischia di non avere servizi. Quindi si deve finanziare l'utente isolano, non le compagnie di navigazione. cioè la compagnia deve sapere che l'utente isolano paga x e che per ogni biglietto lo stato contribuisce con y.
Se Blunavy costa meno di Toremar perchè si deve pagare Toremar invece di scontare ancor di più il biglietto al residente?
Questo è come va fatto e questo va fatto al pari di liberare il porto di Piombino come quello di portoferraio da occupazioni permanent8i di banchine che sembra in qualche modo privatizzate in favore di questa o l'altra compagnia. E' tanto difficile da capire? I sindaci da che parte stanno, dei cittadini o delle compagnie?
Diranno mai una cosa sensata almeno una volta?
Stesso biglietto Piombino Portoferraio 39€.
Vergognoso
Cosa serve per far capire a chi amministra che la strada di san Giovanni è indecente?
Sicuramente noi cittadini dovremmo rispettare il codice e non sempre lo facciamo, ma quella strada non è degna di una paese civile.
Con mezzi a due ruote è impossibile tenere la destra, basta una bicicletta che il traffico si blocca.
Avete fatto la rotonda, un po come mettere una cravatta ad un maiale.
Siete vergognosi.
Chiacchiere e nient'altro, in propaganda Landi diceva che i biglietti dei residenti sarebbero dovuti costare meno e che avrebbe presentato una mozione in regione.
Oggi famiglia di 5 persone genitori e 3 figli, pagato per la toremar delle 8 di mattina 37,40€ poi stasera dobbiamo tornare indietro quindi altrettanto almeno che non ci sia il blu navy.
Per la cronaca una brioches congelata e un succo di frutta 6€ sempre a bordo.
Non stiamo andando in vacanza e nemmeno in gita di piacere e sinceramente 80€ tra andare e tornare sono troppi per una famiglia residente nata tutta sull'isola
L'avviso di selezione pubblicato dal Parco di Rio prevede l'entrata in servizio di 8 figure a partire dal 2 ottobre. Tra 2 ore siamo al 3 ottobre e ancora non si hanno notizie. Che storia è mai questa? Rio è in Europa o in Africa?
In riferimento a quanto scritto dal giornalista Mazzantini circa i 40 anni di Legambiente
https://www.elbareport.it/scienza-ambiente/item/63450-dal-riccio-alle-tartarughe-i-40-anni-di-legambiente-arcipelago-toscano
il marinese comincia parlando di Marciana Marina e del suo porto con evidente superficialità.
Non è la prima volta che nei suoi interventi ribadisce che, da ragazzi, lui e altri avevano previsto l'attuale tendenza all'insabbiamento a causa del prolungamento della diga foranea.
Forse, più che per competenze tecniche di morfodinamica costiera che non potevano avere al tempo (oggi se ne occupano invece ricercatori del CNR per la difficoltà della materia) potrebbero semplicemente aver tirato una monetina: vedrai, o l'una o l'altra. Nonostante le molte variabili in gioco, posidonia compresa, in quattro lunghi decenni. Così ne prendiamo atto anche questa volta. Lui lo sapeva, loro lo avevano previsto. Quindi? E allora? Secondo me lo sapevano in tanti, anche i lungimiranti amministratori del tempo, ma dare un ruolo, un indirizzo preciso e un futuro al Paese prevalse su tutto.
Tuttavia si dimentica costantemente di avvisare che in questi 40 anni, se da un lato il riccio prima e il cigno poi hanno fatto le loro battaglie e le loro pulizie a colpi di pennato e li rispetto, dall'altro i marinesi hanno potuto, grazie a quella grande opera, lavorare e mangiare. Alcuni troppo e a discapito di altri, ma comunque il porto ha condotto il Paese a una crescita indubbia, economica e soprattutto valoriale: è il porto che ha messo in contatto i marinesi con il resto del mondo, è il porto che ha saggiato la loro conosciuta accoglienza. Senza quel prolungamento, il porto avrebbe potuto ospitare tutt'al più qualche zaccarena e una decina di guzzetti, nemmeno in completa sicurezza.
Troppo facile, cari cittadini di Marciana Marina, dire "io l'avevo detto", senza rischiare mai di fare del bene o del male. Amministrare richiede coraggio e sono convinto che al tempo, le brave e lungimiranti persone di Marciana Marina (e non i "partiti che contavano" ai quali allude il buon Umberto) fecero benissimo a creare i presupposti del nostro discreto approdo, circondato da chilometri di costa pura e incantevole; porto che se necessiterà di qualche intervento correttivo, pazienza, se migliorativo, benissimo.
Sono convinto che chi persevera con un atteggiamento massimalista e risolutamente anti possibilista non amministrerà mai Marciana Marina e se ne andrà probabilmente osservando, crucciato, moderne draghe lavorare in quel porto che in maniera naturale o perché no innaturale, muta, come i tempi, gli uomini e le figurine stesse.
Qui a Campo è tutto uno svolazzare di elicotteri con Pianosa.
l'impressione è che se qualcuno andasse a lavorare con la barca, invece che con l'elicottero, si risparmierebbero tanti quattrini.
Per avere un primario in più all'ospedale o un veterinario anche la notte per le urgenze.
Per non parlare di quelli che vanno sul Capanne con le ciabatte e si fanno salvare (esagerati!) con l'elicottero del 118 (che viene da Grosseto).
Quanto sperpero! E poi Semeraro giustamente si lamenta per l'ospedale di Portoferraio che viene trascurato dalla Regione. Povera Italia!