In risposta al messaggio del sedicente "capoliverese" che lamenta la mancata presenza dei compaesani alla festa dell·uva, demandando a Sardi, Siciliani, Napoletani il compito.
Egli non offende assolutamente persone che tranquille e serene riconoscono da sempre l·ospitalitร ricevuta dai Capoliveresi, come l·opportunitร di inserirsi nel tessuto sociale ed economico.
Io come Sardo e per fortuna molti altri come me, ne siamo coscenti e con l·occasione diciamo grazie per l·ospitalitร ricevuta e riconosciuta, d·altronde abbiamo colto una opportunitร non sottraendoci ai doveri ed al lavoro, nel caso senza troppe sussistenze o recriminazioni.
Sono cosรฌ legato alle persone, agli amici ai concittadini che vergognosamente qualche volta e con orgoglio mi sento tanto "Capoliverese" ed Elbano da dimenticare le origini, senza niente togliere alla terra di nascita.
La Festa dell·uva รจ per chi la sร cogliere ed interpretare un evento trasversale a ideologie ed appartenenze o origini, teso ad unire e non a dividere, che coinvolge la popolazione dai bambini agli anziani, veramente un "momento" da immortalare, รจ stata a Capoliveri inventata progettata e realizzata, la sola partecipazione di tutta l·Elba e di molti ospiti ne รจ il migliore riconoscimento.
Oddio effettivamente con ironia i Sardi sono cosรฌ tanti che meriterebbero un rione, ma sarebbe creare una distinzione che siamo i primi a non desiderare, per quanto ci รจ concesso ci sentiamo un poco "Capoliveresi" e come tali festeggeremo anche quest·anno fianco a fianco di chi ci sarร senza nessuna distinzione.
Se il tuo era un incitamento non serviva, se era un attimo di annebbiamento cerebrale abbiamo fra noi anche un ottimo psicologo, (sardo doc) funziona egregiamente con le pecore per cui nel tuo caso non ci sono controindicazioni di sorta.