Dei bar e degli “arraffoni”
Ma si, continuiamo con questi discorsi. Continuiamo a pensare che chi viene da fuori viene per sfruttarci che andremo di male in peggio. Certo, sono amico dei gestori del Garden ma questo non gli risparmia certo qualche critica. Anche io ho storto la bocca quando li ho visti chiudere un po’ troppo anticipatamente. Soprattutto il fatto di stare aperti solo la mattina . Manda un po’ a puttane il tristemente noto discorso sulla destagionalizzazione del lavoro. Ma bisogna dargli atto che hanno portato a Campo (ed era ora ) una boccata d’aria fresca per quanto riguarda la gestione, l’arredamento la pulizia e soprattutto la cortesia ultimamente un po’ latenti in questo paese. Il che stride un po’ con la definizione di “arraffoni “ .e “sfruttatori” datagli dal Porione. Prendiamo invece esempio dalla cura con cui sono stati realizzati i cessi, tanto per fare un paragone, o dalla assiduità con la quale sono spostati gli oggetti d’arredo come vasi o cesti di frutta tutti i giorni e facciamo un giro per trovare un posto simile. Anzi, non lo fate che vi risparmiate la fatica. Quanto alla cortesia…. Ieri una mia amica veneta mia ospite è andata in un tabacchino (quello con l’arbre magique all’aglio) a comperare un pacchetto di sigarette e altra roba con una banconota da cento euro. “Ho gia fatto lo scontrino, sennò non le davo la merce” è stata la risposta. Sorvola si scusa ed esce. Il Giorno dopo (oggi), raccoglie una manata di monete da dieci e da venti in macchina e ritorna a comprare le paglie. Apriti cielo! “se mi da’ i soldi di carta le faccio il resto, altrimenti…” Ovviamente la mia amica ha posato le sigarette e se ne è andata., chiedendomi poi il perché di un comportamento così assurdo. Le ho risposto con una massima di un mio nasuto amico negoziante, che sostiene che sia un ottimo modo per smettere di fumare. Beh, almeno ha riso. Ma non è certo il modo migliore di accogliere chi ti fornisce lo “stipendio” questo.
Quanto a “riese di fòri che chiede “PERCHE· DARE TUTTO IN MANO A QS PERSONE? Perchè i soldi non possono rimanere in cascina???” la risposta è semplice: Perché un Elbano non è in grado di offrire un servizio di quel livello, perché l’Elbano arrederebbe con gli ombrelloni della Beck’s e le sedie della Sammontana anziché con mobili di design, non comprerebbe una divisa al personale e la cambierebbe tutti i giorni, non li chiamerebbe con la radio (che magari non serve ad un cazzo ma è molto figa) . E chi lo scrive, credetemi, è un campanilista fervente e praticante. E neanche tanto "esterofilo". Ma se c·è da dare un occhiata per prendere spunti o migliorarsi ben venga no?
Poi per carità, uno scivolone è sempre possibile. A me hanno servito una bottiglia di Cristal senza il secchiello del ghiaccio e senza neanche una fragolina, lo dico un po’ perché ancora c’è chi ci pensa, ma soprattutto per non far passare questo post come un inserzione pubblicitaria pro Garden! Del mio amico Davide, o della classe dei fratelli Jervolino, passando dai kebab di Pinna ne parlerò bene in un’altra occasione!
Odio chi finisce i post con “meditate gente” ma qui una riflessione quanto meno ci vorrebbe.
PS Yuri quest’inverno mettiamo su uno spettacolino ai vigilanti che rinverdiamo i fasti della Sala Italia a San Piero (bei mi tempi…) ?
Tonacone : visto che scrivi dalle vigne del crino, perché un me le zappi anche?
Paternò : solita citazione dantesca che inizia con Non e finisce con Passa.
Consulenze: Ne volete una GRATIS? Il mi’ Nonno Petri, agronomo in Pianosa che moltiplico’ la produzione vitivinicola, sosteneva che per quanto se ne potesse produrre tanto di vino, la qualità a causa del tipo di terreno o della particolare conformazione era paragonabile ad un ottimo tavernello, quindi quei soldi spendeteli per restaurare qualche muro prima che caschi.
Saluti