Appalti truccati per i semafori T-Red, quattro arresti
Il T-Red colpisce ancora. Dietro i temutissimi semafori con telecamera, che beccano in flagrante lโautomobilista che brucia il rosso anche solo di un millesimo di secondo, รจ stato scoperto un sistema di appalti truccati. Grazie al quale le aziende che fornivano le apparecchiature ai comuni, e che ricevevano una percentuale sulle multe, le taravano in modo da guadagnare di piรน.
Il nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano ha arrestato per questo quattro persone, ne ha denunciate 21, tra cui 17 pubblici ufficiali responsabili nei comuni interessati delle gare dโappalto per lโinstallazione dei semafori. Le accuse per i quattro arrestati sono di associazione per delinquere e turbativa di commesse pubbliche. Per quattro dei pubblici ufficiali anche di abuso dโufficio e peculato. I comuni interessati dallโinchiesta sono 130, sparsi nelle province di Milano, Como, Varese, Novara, Livorno, Mantova, Viterbo, Roma, Pisa, Firenze, Pistoia, Venezia, Modena, Benevento e Ferrara.
Lโoperazione โT-Rexโ, coordinata dal pm Alfredo Robledo, si รจ concentrata sugli amministratori delle imprese che fornivano agli enti locali i dispositivi elettronici per la rilevazione di infrazioni al codice della strada, tra cui i cosiddetti โT-Redโ. Le Fiamme gialle avrebbero accertato manipolazioni di appalti in 29 comuni sparsi in tutta Italia. In alcuni casi, in accordo con gli amministratori pubblici, venivano invitate alla trattativa privata per lโaffidamento della fornitura delle telecamere e degli autovelox soltanto le imprese affiliate al cartello gestito dagli arrestati. In altri casi, invece, venivano inseriti nei bandi di gara requisiti tali da escludere le aziende estranee al cartello.
Secondo la ricostruzione dei fatti, i comuni non acquistavano direttamente i dispositivi elettronici ma li noleggiavano, pagando le imprese fornitrici con una percentuale sulle contravvenzioni elevate grazie ai dispositivi opportunamente tarati dalle aziende stesse. Posizionando le apparecchiature non in zone โsensibiliโ (scuole, giardini pubblici), ma presso strade a scorrimento veloce, allo scopo di garantirsi un guadagno maggiore.