Buontempo: "Sono profondamente democratico ma non antifascista"
"Sono profondamente democratico, ho sempre rispettato la Costituzione, ma con altrettanta determinazione non sono antifascista e spero di poter continuare a vivere questa mia condizione in Italia alla luce del sole, senza dover rischiare di ricorrere alla clandestinitร ". Lo dichiara Teodoro Buontempo, presidente de La Destra.
"Tutti i militanti del Movimento sociale italiano - prosegue - e tutti quelli che poi hanno aderito ad Alleanza nazionale hanno sempre rispettato la Costituzione, pur avendo come obiettivo di volerne cambiare alcune parti e di farla realizzare nella sua interezza. Non vorrei che il passaggio dal neofascismo all·antifascismo della classe dirigente di An possa aprire una stagione di persecuzione e di violenze nei confronti di quegli italiani che non hanno fatto parte del discriminatorio "arco costituzionale" che giustificava le aggressioni e le uccisioni dei militanti del Msi in quanto rienuti fascisti e, quindi, secondo la cultura dominante, ammazzarli non era da considerare un reato".
"Ora che si รจ chiuso il ciclo di trasformismo di An - sottolinea Buontempo - spero che la classe dirigente voglia finalmente liberare la "fiamma" e donare alle famiglie dei ragazzi del Msi uccisi i beni materiali accumulati nel corso di decenni e che furono il frutto di donazioni di uomini e donne che combatterono nella Repubblica sociale italiana e che aderirono al Msi con il dichiarato obiettivo di "non restaurare e di non rinnegare".
"Le parole dell·onorevole Fini - conclude il presidente de La Destra - sono talmente chiare che non giustificano piรน avere all·interno delle sedi di An una memoria storica che oggi viene rinnegata e infangata. Pertanto, le foto di Almirante, quelle dei giovani martiri e quelle dei padri fondatori del Msi dovrebbero essere rimosse. E non si giustifica piรน avere presso la direzione nazionale, in via della Scrofa, una sala intitolata a De Marsanich e nรฉ tantomeno una sala al Senato intitolata ad Almirante. Quando si nega una memoria storica non si ha il diritto di utilizzarne i simboli".